il giro di droga

Stamattina i pusher davanti al gip

Avranno inizio questa mattina gli interrogatori di garanzia per il gruppo battipagliese che spacciava cocaina sotto l’egida del clan Giffoni. Davanti ai gip sono attesi Biagio Parisi, detenuto in...

Avranno inizio questa mattina gli interrogatori di garanzia per il gruppo battipagliese che spacciava cocaina sotto l’egida del clan Giffoni. Davanti ai gip sono attesi Biagio Parisi, detenuto in carcere, e la sua compagna Alda Di Benedetto, finita ai domiciliari, entrambi difesi dall’avvocato Caposiena. Poi sarà la volta di Raffaele De Marco e dell’assistente capo Mauro D’Angiolillo. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti contestati dalla Dda di Salerno, era in servizio al commissariato di Battipaglia. Ad accusare i quattro arrestati è stato il collaboratore di giustizia Paolo Podeia, affiliato al clan di Biagio Giffoni, anche lui indagato. Dalle sue rivelazioni al pm dell’antimafia Rosa Volpe si è risaliti al gruppo che gestiva il giro di cocaina sulla piazza battipagliese.

Ed è sempre il pentito a fare il nome del poliziotto, a quel tempo in forza al commissariato di via Rosa Jemma, che avrebbe favorito il gruppo delinquenziale con il suo comportamento omissivo, consentendo agli indagati di svolgere l’attività illecita, chiedendo in cambio favori per la protezione offerta. Le indagini svolte dalla Polizia hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del poliziotto “infedele”, ora in servizio in un’altra questura. D’Angiolillo risponde solo di favoreggiamento personale. L’attività di spaccio di cocaina in città, invece, era gestita dallo stesso Podeia insieme a Biagio Parisi e ad Alda Di Benedetto. Raffaele De Marco, infine, è indagato di corruzione.

Le testimonianze del pentito sono state fondamentali per scoprire gli intrecci tra economia, politica e delinquenza organizzata a Battipaglia a cavallo degli anni Duemila.

©RIPRODUZIONE RISERVATA