Stallo politico a S. Severino Spariti i “venti di guerra” 

Alla vigilia del Consiglio l’opposizione guidata da Bennet ha smorzato i toni Ma l’assenza di un punto di incontro rischia di bloccare l’attività amministrativa

MERCATO SAN SEVERINO. Stallo a Mercato San Severino sul fronte politico. I “venti di guerra” che il leader dell’opposizione, Vincenzo Bennet, aveva iniziato a far soffiare con l’annuncio della richiesta di due Consigli comunali, tra cui quello in cui si sarebbe dovuta presentare la sfiducia all’attuale sindaco, Antonio Somma, sembrano essersi placati per lasciare spazio a una tregua riflessiva. Logica conseguenza di questo passo indietro dell’opposizione maggioritaria dovrebbe essere quella di una volontà di dialogare con il governo di minoranza del primo cittadino.
Sono in molti ad essersi interrogati sulle motivazioni che hanno indotto Bennet a smorzare i toni di un confronto a distanza diventato troppo logorante con il passare del tempo. Soprattutto in considerazione del fatto che la mancanza di un punto di incontro tra le parti in gioco non avrebbe fatto altro che ritorcersi contro le sorti della collettività, con il rischio di bloccare l’attività amministrativa. Attività, che nonostante tutto, continua il suo corso, con il sindaco e la giunta che producono atti e delibere giorno per giorno, pur sottostando a questa spada di Damocle dell’instabilità governativa. Un ostacolo, questo, che potrebbe essere superato solo con l’apertura al dialogo e alla collaborazione. Quella stessa collaborazione che il sindaco Somma ha posto sempre davanti alla propria azione di governo, mostrando sin dal primo giorno in cui ha messo piede nel Palazzo Vanvitelliano con l’investitura di sindaco, un’apertura al confronto collaborativo e costruttivo con tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale.
Presumibilmente, quello che manca per raggiungere un’intesa definitiva con l’opposizione maggioritaria di Bennet, potrebbe essere l’accordo sul numero di esponenti che fanno capo a quest’ultimo per entrare in quello che dovrebbe essere il nuovo esecutivo dopo il rimpasto. Il sindaco, infatti, sembra non essere disposto a cedere più di tre assessorati ai gruppi di opposizione, conservando almeno due caselle vacanti per i membri della sua coalizione. I prossimi giorni potrebbero offrire nuovi scenari, senza escludere la possibilità di un incontro tra le parti che possa sbloccare l’attuale stallo.
Visto dall’esterno, il problema sembra legato alle volontà dei due leader coinvolti in questa bagarre politica. Pare che ognuno attenda un cenno da parte dell’altro attraverso il quale mettere in atto un faccia a faccia che potrebbe dar vita a una coalizione di larghe intese per dare maggiore stabilità governativa all’attuale esecutivo.
Mario Rinaldi
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