Stalle e vasche abusive Sigilli all’azienda bufalina

La Forestale ha scoperto cinque manufatti illegali in una contrada di Albanella Nella stessa struttura pochi giorni fa erano stati sequestrati scarichi di reflui

ALBANELLA. Violazioni alle normative urbanistiche: scatta il sequestro per cinque manufatti costruiti abusivamente all’interno di un’azienda zootecnica che detiene circa trecento capi bufalini. È questo l’ultimo illecito scoperto dal personale della sezione di polizia giudiziaria del corpo Forestale dello Stato del tribunale di Salerno, che opera su disposizione della Procura. I sigilli sono stati apposti a paddock, stalle e vasche per i liquami. Sul posto il sovrintendente Mario Grimaldi e l’agente scelto Dante Stabile, che hanno proceduto con i controlli all’interno dell’azienda in collaborazione con la polizia locale guidata dal comandante Luigi Guarracino.

L’azienda situata nella contrada rurale Fravita, già qualche settimana fa, era stata sottoposta a controllo. In quella occasione i forestali accertarono violazioni di tipo ambientale rinvenendo alcuni scarichi abusivi di reflui zootecnici, che furono sottoposti a sequestro. Nella giornata di venerdì il personale della Forestale è ritornato nell’azienda effettuando ulteriori accertamenti urbanistici con l’ausilio dei tecnici del comune di Albanella e dei tecnici dell’Arpac. I rilievi hanno consentito di accertare violazioni urbanistiche, in quanto il titolare dell’allevamento aveva costruito delle strutture, in particolare paddock per lo stallo dei capi bufalini, stalle e vasche, per un totale di cinque manufatti, senza richiedere ed ottenere le relative autorizzazioni edilizie da parte degli organi competenti.

Accertate le violazioni gli uomini della Forestale hanno provveduto a spostare i capi bufalini, che erano custoditi nelle strutture illegali, trasferiti nella parte a valle dell’azienda zootecnica. I cinque manufatti sono stati sottoposti a sequestro. Altre violazioni sono state accertate relativamente alla detenzione di alcune vasche per la raccolta di liquami risultate stracolme di reflui. Pertanto l’allevatore è stato invitato ad horas a provvedere ad un corretto smaltimento dei reflui zootecnici così come prevede l’apposita normativa. Gli stessi fuoriuscivano dalla vasche di raccolta e finivano nei terreni circostanti e da qui nei canali causando un fenomeno di inquinamento ambientale.

In due giorni ad Albanella la Forestale ha proceduto con i provvedimenti di sequestro in due aziende. Nel primo caso gli illeciti hanno riguardato violazioni alle normative ambientali e alla detenzione degli animali.

Angela Sabetta

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