Stalking, “sconto” al finto ginecologo 

Accusa derubricata in molestie per un 35enne che perseguitava con telefonate oscene una ragazza

Per circa un mese, dall’agosto al settembre del 2013, una 21enne salernitana è stata molestata con telefonate oscene da un uomo che, spacciandosi per medico, le chiedeva di raccontare dei suoi rapporti sessuali e di toccarsi nelle parti intime illustrandogli le sensazioni che avvertiva. Ora per quell’uomo, il 35enne Sisto Salvatore Urgo, già noto per le molte indagini in cui è accusato di fingersi ginecologo, la Corte d’Appello ha disposto una riduzione di pena derubricando in molestie l’ipotesi di stalking per la quale era stato condannato in primo grado a un anno e 9 mesi.
Con la sentenza d’appello quella pena si tramuta in sei mesi d’arresto (il massimo previsto per il reato contravvenzionale di molestie), anche se per il 35enne di San Mauro Forte (in provincia di Matera) i guai giudiziari non si esauriscono a Salerno. Il suo nome è nei fascicoli delle Procure di mezza Italia, gli inquirenti hanno ricostruito che cerca le sue “prede” in archivi informatici e forum medici on line, scegliendo donne che lamentano problemi vaginali per poi contattarle fingendosi ginecologo e riuscendo a strappare così foto e video intimi.
Alla 21enne salernitana era arrivato scorrendo sul web la lista delle ammissioni a una scuola di danza e riuscendo a violare un archivio in cui si parlava delle visite mediche alle candidate. Era venuto a conoscenza così di un malessere ginecologico della ragazza, quindi aveva reperito il suo numero di telefono e aveva iniziato a contattarla affermando di essere un medico incaricato di occuparsi del suo caso. Alla giovane è bastato poco per capire di trovarsi dinanzi a un impostore e decidere di presentare denuncia. Dai tabulati si è risaliti a Urgo, che fu arrestato con l’accusa di stalking e violenza sessuale perché, pur non avendo mai incontrato la ragazza, ne avrebbe comunque turbato l’autodeterminazione. Nel luglio del 2015 il pubblico ministero Carlo Rinaldi ne chiese la condanna a sei anni di reclusione, ma il tribunale presieduto ritenne che il reato di violenza sessuale non potesse configurarsi e lo condannò soltanto per stalking, applicando la una pena di 1 anno e nove mesi. Adesso anche quell’accusa è venuta meno dopo il processo di secondo grado, e carico del finto ginecologo restano solo l’accusa di molestie telefoniche e i sei mesi d’arresto. Contro i quali può ancora ricorrere in Cassazione.(c. d. m.)
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