Stalking all’ex moglie, condannato a 2 anni

Le ultime minacce in spiaggia davanti alla figlioletta. La bambina finì in ospedale per l’ansia

Mesi di appostamenti, ingiurie, minacce. Poi, lo scorso agosto, l’ultimo atto davanti alla figlioletta di sette anni, che dopo avere assistito alla scena fu portata in pronto soccorso per uno stato ansioso che non accennava a calmarsi. Una escalation di episodi che A.I., 32 anni, è accusato di aver posto in essere dei confronti dell’ex moglie di 34 anni e per i quali è stato adesso condannato a due anni di carcere per stalking e resistenza a pubblico ufficiale.

La sentenza è stata emessa col rito abbreviato dal giudice delle indagini preliminari Renata Sessa, che ha pure disposto il risarcimento del danno in favore della donna e ha applicato all’imputato l’aggravante di avere agito dinanzi alla figlia minorenne. Nella sentenza si parla di «condotte sempre più pressanti e invasive», culminate nell’episodio del 20 agosto 2016 che ha convinto la donna a presentare denuncia. Quella mattina era andata al mare con la bambina, insieme a madre e sorella. Erano sulla spiaggetta nei pressi del sottopiazza della Concordia quando l’uomo (di cui omettiamo il nome per esteso per non identificare figlia ed ex moglie) le avvicinò con atteggiamento minaccioso. Secondo gli inquirenti sarebbe passato alle vie di fatto, malmenando la ex, se non fosse stato bloccato dall’intervento di un amico. Per reazione il 32enne si scagliò contro di lui, colpendolo con due pugni al viso. E reagì con violenza anche quando sul posto arrivò la polizia, minacciando un agente delle Volanti che stava cercando di calmarlo.

Fu dopo quell’episodio che la donna decise di denunciarlo, ricostruendo agli inquirenti gli ultimi mesi di incubo e affidandosi all’avvocato Danilo Laurino per costituirsi parte civile nel processo. Contro l’ex marito c’era già un’altra condanna, in un procedimento per il reato di maltrattamenti in famiglia che gli era valso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex consorte. Gli erano stati poi applicati gli arresti domiciliari, ma la violazione anche di questa misura lo ha infine condotto in carcere. Adesso è arrivata la condanna per stalking, contro la quale il difensore Maurizio De Feo annuncia però appello. Secondo la tesi difensiva sarebbe stata la donna ad avvicinare A.I., e tra i due era sorta una discussione. (c.d.m.)

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