Staccano la luce a metà dello spettacolo 

Interrotta un’esibizione di danza nell’area archeologica. Gli organizzatori: «Sapevano che bisognava finire a mezzanotte»

CAPACCIO PAESTUM. Si spengono le luci nel mentre si sta svolgendo una manifestazione di danza, che viene improvvisamente interrotta. L’episodio si è verificato sabato scorso nell’area archeologica di Paestum. La serata vedeva esibirsi per lo più giovani, nel corso dell’evento “Maratona d’estate”. Con l’approssimarsi della mezzanotte, molti sono stati i genitori dei ragazzi, molti dei quali provenienti dal Napoletano e zone limitrofe, che hanno espresso il loro disappunto quando ad un tratto le luci sono state spente. «Mentre attendevamo – spiega un genitore – che i nostri figli, insieme ad altri amici, si esibissero, è stata interrotta la corrente nell’area dello spettacolo. E non è stato più possibile assistere alla manifestazione che è stata interrotta. Nonostante avessimo anche pagato il biglietto per accedere all’area archeologica».
In un primo momento, la colpa era stata addossata al Comune di Capaccio Paestum, ma ben presto è stata la stessa associazione organizzatrice dell’evento, “Steps” di Capaccio Paestum, a chiarire l’accaduto: «Il Comune non ha assolutamente staccato la corrente elettrica nel bel mezzo dello spettacolo». Comune e Parco archeologico di Paestum hanno solo patrocinato l’evento. «Abbiamo comunicato ai protagonisti dello spettacolo, prima dell’inizio dello stesso, quali erano gli orari da rispettare, visto che l’area archeologica chiude alle 24, come ogni sabato e domenica, fino al 26 agosto». Quindi «essendo iniziato in ritardo il musical, nonostante i ripetuti solleciti, abbiamo dovuto anticipare la chiusura della manifestazione, rispettando quello che è il regolamento interno al Parco archeologico».
Da quanto specificato dal Parco archeologico «non è stata interrotta la corrente elettrica all’interno dell’area archeologica ma è stato il service ad aver spento le luci. Questo per agevolare il deflusso delle persone verso l’uscita, visto che si avvicinava l’orario di chiusura dell’area». Inoltre all’associazione «non è stato chiesto alcun pagamento per il fitto dell’area di svolgimento della manifestazione». Gli adulti hanno però dovuto pagare il biglietto di ingresso al Parco archeologico.
Andrea Passaro
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