Stabilimenti non a norma, c’è la tregua

Stop ai provvedimenti di chiusura per le strutture balneari durante la stagione estiva: ma i controlli non si fermano

Presunti abusi edilizi, concessioni anomale, strade pubbliche serrate da cancelli nel cuore della pineta, costruzioni nate a pochi passi dal mare: di tutto questo si parlerà solo a settembre. La commissione straordinaria al timone del Comune pare che abbia accolto le richieste giunte dai gestori di stabilimenti balneari ed attività ricettive sul litorale battipagliese, rinviando ogni ulteriore verifica sulla fascia costiera al termine dell’estate.

Nelle scorse settimane la triade commissariale aveva messo in piedi una task force per valutare provvedimenti, autorizzazioni e concessioni di tutte le attività sulla fascia costiera. Una verifica che aveva portato anche alla chiusura di uno stabilimento – il Lido dei Marinai – ma anche tante notti insonni a numerosi imprenditori del turismo battipagliese.

La maggior parte delle strutture ricettive sul litorale è stata realizzata in base a provvedimenti ed autorizzazioni di 30 o 40 anni fa, sulla scorta di un piano regolatore comunale datato 1973. Con prescrizioni che non sono quelle richieste oggi per aprire uno stabilimento. Lo sa bene la commissione straordinaria, che sta operando nella direzione di un ripristino della legalità anche nella zona marina della città.

A seguito di varie riunioni tra la commissione, gestori di stabilimenti e proprietari di attività sulla fascia costiera, pare che dall’ente sia giunta un’apertura sulla richiesta di rinviare a settembre ogni altro atto esecutivo. Nel corso dell’estate gli uffici preposti del Comune avranno il tempo di approfondire la documentazione in loro possesso e di compiere, ove necessario, nuovi sopralluoghi. Ogni atto esecutivo, però, sarà concretizzato a partire dalla metà di settembre. Ossia quando la stagione balneare sarà conclusa e i vari stabilimenti avranno avviato la fase di smontaggio di cabine e ombrelloni.

Una sorta di tregua che farà felici gli imprenditori del turismo, i quali dovranno comunque mettere mano alle rispettive autorizzazioni per aggiornamenti e varie operazioni burocratiche di rinnovo. «Credo che un rinvio di ogni operazione al termine della stagione estiva sia la soluzione migliora per tutti – commenta Giuseppe De Martino, presidente dell’associazione Distretto Turistico Sele-Picentini che raggruppa stabilimenti balneari ed attività turistiche – è chiaro che i lidi lavorano su concessioni accordate in rapporto a leggi di 30 o 40 anni fa. Quelle licenze non vanno esaminate con le leggi e gli occhi di oggi, ma in riferimento a quando sono state rilasciate. Il Comune dia agli imprenditori il tempo e la possibilità di mettersi eventualmente in regola».

Intanto, ogni volta che il Comune posa le proprie attenzioni sulla fascia marina di Battipaglia, saltano fuori sorprese. Dai sacchi di spazzatura rinvenuti nel 2011, ai 6mila residenti mai censiti dal Comune (ed evasori) scoperti nel 2012, passando per strade pubbliche interne alla fascia pinetata che sono state chiuse con cancelli per essere privatizzate in stile anarchico, costruzioni sorte come funghi a pochi passi dalla spiaggia, stabilimenti che solo oggi sembrano comprendere che, dopo 30 o 40 anni, le leggi sono cambiate e devono perciò adeguarsi.

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