«Stabilimenti in crisi, lasciati da soli»

La protesta degli operatori del consorzio Costa del Sele: «Calo fortissimo delle presenze, i nostri appelli caduti nel vuoto»

Gli stabilimenti balneari di Battipaglia lasciati soli nel mare della crisi. Malgrado la richieste presentate oltre un mese fa alla Regione e al Comune per ottenere agevolazioni e sgravi fiscali, ma soprattutto lo stato di calamità naturale, la situazione non è cambiata.

La Regione ha praticamente snobbato le richieste del consorzio turistico Costa del Sele, presieduto da Luigi Farabella, che riunisce una quindicina di imprenditori che insistono sulla fascia costiera battipagliese. Il Comune ha fatto qualcosa in più, ma niente di realmente efficiente ed utile. Il commissario straordinario Mario Rosario Ruffo ha tenuto una riunione coi rappresentanti del consorzio, guidati dallo stesso Farabella, ma a parte promesse e rituali cenni di approvazione, non è cambiato nulla stando alle dichiarazioni ufficiali.

«Non abbiamo ottenuto ciò che chiedevamo – fanno sapere dal consorzio – purtroppo la Regione non ha nemmeno risposto alla nostra lettera, mentre il Comune ci ha ascoltato senza riuscire finora a venirci incontro. La situazione è molto critica. Ormai le presenze sono concentrate solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica, mentre nei giorni feriali i lidi rimangono quasi vuoti, anche se si è costretti a tenere in funzione tutta l’organizzazione ricettiva. È un calo che arriva fino al 40-50% rispetto allo scorso anno». La causa principale dell’esito negativo del turismo balneare e ricettivo, secondo Costa del Sele, sarebbe ancora «la crisi economica che ha obbligato un italiano su tre a scegliere di non andare in vacanza. Chi lo fa preferisce le località vicine al luogo dove vive, e se non può rinunciare al lettino ed all’ombrellone, tutto il resto se lo porta da casa».

Le imprese balneari presenti lungo il litorale battipagliese sono oltre 24 e la drastica riduzione della redditività sta avendo ripercussioni economiche gravissime. I membri del consorzio Costa del Sele avevano chiesto alla Regione di dichiarare lo stato di crisi economica per calamità naturali del comparto balneare e ricettivo del litorale di Battipaglia. In particolare, anche al Comune, erano stati chiesti il blocco dell’aumento della Tarsu o l’allungamento delle rateizzazioni, un piano spiagge, la ripresa della discussione sullo sviluppo della costa, lo sgravio di tasse agli imprenditori del settore balneare oltre a defiscalizzazione degli oneri sociali, sospensione del versamento dei canoni demaniali con riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione, sospensione dell’applicazione degli studi di settore. Ed ancora, l’istituzione di un credito d'imposta finalizzato agli investimenti per l'ammodernamento delle strutture balneari, l’approvazione del Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime ad uso ricreativo e turistico, l’abrogazione della norma che consente ai minori di 12 anni di avere accesso gratuito alla spiaggia in concessione. «Se dovesse saltare anche il mese di agosto, si renderà indispensabile anche un intervento concreto della Regione, che potrebbe prevedere una forma di risarcimento reale, prelevando le risorse dai fondi del tributo regionale che attualmente grava sugli stabilimenti balneari con una percentuale del 25% del canone demaniale marittimo», specificano i consorziati.

Francesco Piccolo

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