Stabilimenti balneari: "In cittá ci sono 8 lidi abusivi"

Il sindacato dei balneari accusa: «Sono soprattutto a Pastena e Torrione, e fanno concorrenza sleale». La denuncia del Sib: solo 12 stabilimenti hanno la concessione

SALERNO. Uno stabilimento balneare su tre, a Salerno cittá, è abusivo, perché privo delle concessioni demaniali. E’ questo l’allarme che il Sindacato Italiano Balneari della provincia di Salerno ha lanciato in occasione dell’incontro preliminare dell’edizione 2011 di "Mare Sicuro", promossa dalla Capitaneria di Porto. «Salerno ha dodici lidi con concessione. In realtá sono più di venti gli stabilimenti che operano in cittá», ha spiegato Mario Giorgi, segretario provinciale del Sib.

Ed ha aggiunto: «I restanti otto, principalmente concentrati nella zona compresa tra Torrione e Pastena, fanno prezzi stracciati, concorrenza sleale, hanno addirittura dei ristoranti e danneggiano l’immagine della categoria». Nello specifico, come sottolineato dal sindacato, gli otto stabilimenti messi sotto la lente d’ingrandimento continuano a portare avanti la loro attivitá in base all’articolo 68 del codice della navigazione.

Tale articolo stabilisce che "Coloro che esercitano un’attivitá nell’interno dei porti ed in genere nell’ambito del demanio marittimo sono soggetti, nell’esplicazione di tale attivitá, alla vigilanza del comandante del porto. Il capo del compartimento, sentite le associazioni sindacali interessate, può sottoporre all’iscrizione in appositi registri". Da qui la richiesta del Sib al comandante della Capitaneria di porto, Andrea Agostinelli, di «estendere i controlli anche sul possesso delle concessioni da parte dei titolari dei lidi».

La mattinata di incontro tra una rappresentanza di titolari di stabilimenti non solo cittadini, ma anche della vicina costiera Amalfitana e del litorale da Pontecagnano ad Eboli ha portato alla luce il difficile momento che sta vivendo il settore. Pochi giorni fa la Capitaneria ha sottoscritto e divulgato agli operatori l’ordinanza con le norme di sicurezza e le dotazioni strutturali che ogni lido dovrá avere. «I Comuni - ha specificato Antonio Civale, presidente provinciale del Sib - si stanno in parte avviando a rilasciare le concessioni che consentono, poi, di costruire le strutture. E’ u ritardo che sta compromettendo la prima parte della stagione estiva 2011, anche a causa di una burocrazia eccessiva».

Sulla questione, Agostinelli ha specificato: «Consiglio a voi gestori di attendere questi ultimi giorni, magari iniziando a posizionare le strutture sulla spiaggia. Ma aspettate l’arrivo delle concessioni, altrimenti si rischia di incappare in un sequestro».

Di sicurezza e legalitá ha parlato Guido Arzano, presidente della Camera di Commercio. «Questo è un settore determinante per l’economia locale, ecco perché c’è bisogno di una forte attenzione alla incolumitá dei turisti, ma anche delle imprese». Ufficialmente la stagione balneare per i lidi della provincia inizia il primo giugno. Anche se giá nello scorso fine settimana è stata registrata un’alta affluenza.



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