Squillante licenzia il primario Verrioli

La decisione del manager dell’Asl e le indagini della Commissione di controllo. Il dottore già sospeso e denunciato

Licenziamento per il primario di Anatomia patologica del Maria Santissima Addolorata, il dottor Michele Verrioli. Martedì mattina il provvedimento a firma del direttore generale, Antonio Squillante: «licenziamento in tronco – ha commentato il manager dell’Asl – al temine delle verifiche effettuate è stato riscontrato come il primario avesse prodotto degli atti falsi alla Commissione di controllo». Un comportamento che, ad avviso dell’Azienda sanitaria, non poteva che sfociare nel licenziamento del dirigente in forza da anni presso il reparto ospedaliero del nosocomio cittadino.

Il licenziamento di Verrioli arriva dopo due mesi dalla sospensione dall’incarico, senza stipendio, decretata da Squillante ad agosto quando il primario di Anatomia patologica fu sospeso in via cautelare e contestualmente denunciato per falso in atti pubblici alla Procura della Repubblica di Salerno. In poche ore al primario dell’ospedale di Eboli vennero notificati due provvedimenti molto gravi.

La decisione del licenziamento è stata assunta dai vertici dell’Asl dopo il lavoro della commissione disciplinare dell’Azienda sanitaria che ha indagato su alcuni episodi accaduti al Maria Santissima Addolorata lo scorso inverno, quando, in un deposito del nosocomio ebolitano vennero rinvenuti diversi prodotti scaduti e abbandonati che erano legati all’attività del reparto di Anatomia patologica.

Un’estate infuocata per il primario ebolitano già finito nell’occhio del ciclone per gli eccessivi guadagni con il famigerato Alpi; guadagni da lui sempre contestati perché riferiti ad un’attività professionale lunga dieci anni.

Martedì mattina Squillante ha firmato il decreto di licenziamento: «è il primo provvedimento del genere in Italia – ha sottolineato il diretto generale – nella documentazione prodotta dal primario su richiesta della Commissione sono stati riscontrati atti che riportavano però numeri di protocollo già impegnati da altri atti. Abbiamo effettuato tutte le verifiche del caso è già allora, insieme alla sospensione abbiamo ritenuto doveroso inviare un fascicolo in Procura, visto che si tratta di soldi pubblici». Se la disposizione amministrativa è giunta al termine ancora nulla si sa delle eventuali indagini avviate dalla Procura di Salerno.

Al primario del nosocomio non è stato notificato ancora alcun provvedimento; nulla sarebbe ancora stato comunicato al direttore sanitario di Eboli, Calabrese, ma il dispositivo di licenziamento è stato firmato.

Un provvedimento che il primario di anatomia patologica potrà impugnare dinanzi al giudice del tribunale del Lavoro nei prossimi giorni quando riceverà la notifica del licenziamento.

Ad un anno dall’avvio del commissariamento del Maria Santissima Addolorata continua l’azione di controllo sulla gestione del nosocomio: «ad Eboli non abbiamo fatto tagli sui servizi all’utenza – commenta Squillante – stiamo effettuando un azione di scardinamento di un sistema che ha condotto il presidio ad un buco nero per le finanze dell’Asl. Quindi non semplici calcoli economici ma azioni di svolta che nel tempo riqualificheranno l’intera struttura».

Con il licenziamento di un primario, l’ospedale di Eboli torna al centro della cronaca regionale e nazionale: il provvedimento adottato da Squillante, infatti, potrebbe segnare un precedente importante in materia di sanità pubblica.

Angelica Tafuri

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