Squillante boccia la gestione ospedaliera

Il manager Asl sul caso degli operatori promossi: «Il danno economico è circoscritto ma matura in un quadro approssimato»

Nella vicenda degli infermieri dell’ospedale di Eboli che, nominati caposala vincono il ricorso per il mancato adeguamento dello stipendio, con l’Asl condannata pagare la differenza di retribuzione dal 2009 al 2012, interviene il direttore generale della Asl, Antonio Squillante: «Le sentenze sicuramente impongono dei pagamenti all’azienda, ma non hanno confermato nell’incarico gli infermieri. Questo ha scongiurato l’eventuale rischio di dover pagare dei caposala per reparti in cui non necessitano, perché già presente, o per reparti che non ci sono».

Nel dispositivo il giudice del lavoro, Diego Cavaliere, riconosce la qualifica di caposala ai tre infermieri solo per gli anni indicati nel ricorso. Per il manager dell’Asl il danno economico è circoscritto, ma comunque ha messo in evidenza un modo inadeguato di gestire l’ospedale di Eboli: «Per quanto riguarda un eventuale danno erariale avvieremo le verifiche - continua Squillante - valuteremo se la nomina a caposala è avvenuta perché c’era la necessità di coprire la mansione o meno. Il contesto in cui sono avvenute queste nomine è però sicuramente inserito in un quadro gestionale “approssimato”».

Ancora una volta il direttore generale dell’Asl stigmatizza la gestione dell’ex direttore Mario Minervini. Gli incarichi di caposala facente funzione sarebbero dovuti essere temporanei, come previsto per legge, invece sono stati rinnovati fino al 2012 dai primari dei reparti con l’avallo del direttore sanitario: «La procedura di affidamento temporaneo è prevista per legge - continua Squillante - ma ha un effetto temporaneo. Ad Eboli l’errore è che una situazione emergenziale è diventata organica all’organizzazione».

Il manager boccia il modus operandi di Minervini, l’abuso delle nomine dei coordinatori facenti funzioni non poteva e non doveva assumere un carattere definitivo: «In tempi non brevissimi avvieremo le procedure per individuare le figure necessarie - conclude il direttore generale - una volta chiare le esigenze dei vari reprti provvederemo ad avviare il concorso interno».

Verificare titoli ed esperienza per individuare i caposala, un obiettivo perseguito anche dal direttore sanitario, Rocco Calabrese, che ha già consegnato alla direzione generale un quadro con il fabbisogno delle mansioni necessario all’ospedale di Eboli: «In base ai reparti e alle dotazioni organiche - spiega Calabrese - abbiamo redatto un quadro che consente di individuare il numero necessario di coordinatori».

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