LE "SPESE" DI PALAZZO SANT'AGOSTINO

Spray, bastoni e kit militari: gli agenti come i “marines”

La dotazione inutilizzabile della provinciale: manca il regolamento per l’uso

SALERNO - È degna di un corpo speciale o dei marines americani la dotazione della polizia provinciale. Spulciando, ad esempio, il preventivo di quasi 6mila euro presentato da un ditta salernitana, viene fuori che per attrezzare a dovere il personale della provinciale servono 20 spray al peperoncino (al costo complessivo di 260 euro), 20 coltelli tattici richiudibili (per un totale di 500 euro), cinque vanghe (30 euro ciascuna), 20 zaini da 25 litri (per 900 euro), 19 torce a led (per 1.045 euro) e 20 fondine per il porto occulto (cioè destinate a camuffare la pistola nel caso di attività in borghese). Non solo, perché si è aggiunto anche l’acquisto di bastoni estendibili, caschi antisommossa, un binocolo (da 54 euro) e quattro kit (del valore di 530 euro ciascuno) che consentono di far “camuffare” le pistole, facendole assumere le sembianze di un mitra. Si tratta di kit che vengono usati prevalentemente dai carabinieri e dai corpi militari come dissuasori nel corso dei posti di blocco.

Ora, pur ammesso che gli 11 agenti in forza alla provinciale svolgano complesse attività che non sono percepite dai semplici cittadini, resta il fatto che non tornano i numeri e, soprattutto, che gran parte del materiale inserito nei vari preventivi non è previsto nel regolamento che, dal 2012, norma l’attività del Corpo. Nella lista, l’unico svarione che è stato corretto - grazie alle proteste di alcuni agenti - è l’acquisto dei 20 coltelli che non sono proprio ammessi nella dotazione delle Forze dell’ordine e che sono stati sostituiti da sei giubbotti antiproiettile ad aggiungersi ai quattro - perfettamente funzionanti - già in dotazione.

Per il resto, spray, caschi e sfollagente restano nei cofani delle auto di servizio soprattutto perché nessuno degli agenti vuole assumersi la responsabilità di servirsi di strumenti che non sono previsti dal regolamento. Ed, in questo senso, è esemplare il caso dello spray urticante. Introdotto in fase sperimentale nel 2012 come strumento di autodifesa, attualmente può essere assegnato nella dotazione della polizia di Stato solo con apposito provvedimento. Per la polizia municipale e provinciale, invece, è consentita l’assegnazione come dotazione personale purché la legge regionale di riferimento lo consenta. E la legge della Campania in materia (a differenza, ad esempio, della Lombardia) non disciplina espressamente né gli spray al peperoncino né i bastoni estendibili. E nemmeno il regolamento del Corpo della polizia provinciale norma l’uso di questi strumenti che, comunque, sono stati acquistati e che non vengono comunque utilizzati anche perché devono essere assegnati personalmente agli agenti e non essere considerati dotazioni dei veicoli di servizio.

Anzi, a proposito di strumentazione di servizio, né la Alfa Giulia né la Jeep Renegade hanno la strumentazione obbligatoria per i servizi di polizia stradale. Infine, come se non bastassero i cellulari e considerando che l’ipotesi di un ponte radio era stata scartata per i costi eccessivi, gli uffici di Palazzo Sant'Agostino hanno liquidato anche 4.148 euro a una ditta di Casandrino per l’acquisto di cinque radio con particolari caratteristiche tecniche, tra cui il Gps.

In tutti i casi gli acquisti rientrano nell’ambito dei capitoli di spesa denominati “beni e servizi per attività di controllo” oppure “manutenzione attrezzature in dotazione alla polizia provinciale”. Le risorse, però, arrivano dai programmi di spesa compresi nell’ambito degli interventi per “la riduzione dell’inquinamento”. In tutti i casi si tratta di acquisit che possono essere effettuati senza che sia indetta una gara ma - considerati gli importi sotto soglia - a chiamata diretta.

Eleonora Tedesco