Sposa una kazaka Migliaia di chilometri annullati con un “sì”

Ieri le nozze tra Mario Esposito e Diana Urazbaeva Cerimonia in Comune tra flash, curiosità e tradizione

Benchè non tutti i giorni, dalle stanze del Comune possono arrivare anche delle liete notizie. Come ieri quando, nel Salone del Gonfalone di Palazzo di Città, si è celebrato un matrimonio che ha richiamato l’attenzione di tanti curiosi e fotografi. Il motivo? La sposa - ora moglie di Mario Esposito, 25enne originario di Bellizzi - era la figlia del capo della polizia della regione kazaka di Oblys, il signor Norum Urazbaeva, e di un’importante donna d’affari molto nota nel suo paese.

Al matrimonio si è creata, quindi, una splendida miscela tra amore e folclore, tra occidente ed oriente dando vita ad un’atmosfera davvero suggestiva ed emozionante. A dichiararsi eterno amore sono stati il “nostro” Mario e la ventiquattrenne karaka Diana.

La sposa, vestita con abito bianco e oro così come vuole la tradizione del suo paese, ha voluto rispettare anche quella tutta italiana di arrivare con qualche minuto di ritardo e ha così lasciato il futuro sposo in preda ad una fortissima emozione tanto da non riuscire nemmeno a parlare con ospiti e giornalisti. Ma gli è bastato vedere il sorriso di Diana, arrivata sotto il braccio del padre, per rasserenarsi immediatamente. A celebrare il rito è stato il consigliere comunale Luigi Bernabò, amico della famiglia dello sposo. «Non nascondo l’emozione nel celebrare questo matrimonio a delle persone a me molto care. - ha detto – Questo momento è la dimostrazione che l’amore annulla le distanze completamente». In effetti tra Salerno e il Kazakistan ci sono diverse migliaia di chilometri. Ed è per questo che diventa ancora più interessante scoprire come i due giovani si siano conosciuti. «Mio figlio e Diana si sono incontrati un anno fa a Sidney mentre frequentavano un master post laurea per il perfezionamento dell’inglese», racconta la mamma di Mario, la signora Marinella Volturale. Infatti Mario si è laureato in Scienze del Turismo alla Sapienza di Roma mentre Diana si è laureata in Economia a Mosca. «Tutto è nato per una scommessa. - continua la signora Marinella - Mio figlio ha chiesto a una sua amica di parlare bene di lui a Diana in modo da convincerla a uscire con lui e così è nato tutto».

Ma prima di arrivare a Salerno, i due giovani, il 16 agosto scorso, hanno fatto tappa ad Athirau, in Kazakistan, per celebrare il matrimonio secondo il rito musulmano. «Anche quella è stata una cerimonia molto bella», ha commentato la mamma di Mario. Quindi il rito civile a Salerno cui hanno fatto da testimoni Giorgia Autorino e Biagio Gorga e che ha visto la partecipazione “straordinaria” anche del figlioletto dello stesso Bernabò coinvolto nel difficile compito di consegnare le fedi. Tra le tante curiosità di questo matrimonio non è passata inosservata la presenza dell’interprete per la sposa che, nel corso della celebrazione, ha dovuto tradurre tutti i passaggi chiave del rito. Dopo il fatidico “sì”, gli sposi non hanno rinunciato al classico brindisi e bacio augurale anche se i festeggiamenti sono proseguiti nella serata con un ricevimento presso il convento San Francesco a Giffoni Valle Piana (tra i presenti in sala c’era infatti anche il sindaco picentino Paolo Russomando) durante il quale la sposa ha preferito indossare un più classico abito da sera in stile europeo. Difficile strappare qualche battuta ai due piccioncini che hanno voluto solo rivelare la meta del loro viaggio di nozze: Costarica.

Angela Caso

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