Sponsor e false fatture In sei rinviati a giudizio

L’inchiesta riguarda la gestione della “Scafatese calcio” di Corrado Scarlato Tra i coinvolti ci sono anche Raffaele Lupo, Antonio Anacro e Giuseppe Cuozzo

SCAFATI. Sono stati rinviati a giudizio i sei indagati coinvolti nell’inchiesta delle sponsorizzazioni fittizie della Scafatese calcio, con l’udienza preliminare conclusa con la decisione del gup del tribunale di Nocera Giovanna Pacifico. Il processo è stato fissato il prossimo venti ottobre 2014 davanti al giudice monocratico Tarallo nei confronti di Corrado Scarlato, Raffaele Lupo, ex consigliere provinciale dell’Udeur, Salvatore Cutolo, amministratore legale della società, l’ex consigliere comunale Antonio Anacro, di Scafati, e Giuseppe Cuozzo, tutti impegnati a vario titolo nella gestione della squadra e accusati di concorso in falso, e Giuseppe Oliva, paganese coinvolto con un capo d’accusa.

L’inchiesta portò al sequestro di depositi bancari, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 260 mila euro nell’ambito dell’inchiesta sulle fatture, riferite a sponsorizzazioni sportive, emesse dalla S.C. Scafatese. Il meccanismo fraudolento ricostruito dall’agosto 2007 al mese di dicembre 2008, riguardava la costituzione di fondi neri mediante una società “cartiera”, esclusivamente per evadere l’Iva, attraverso l’emissione di fatture per sponsorizzazioni per una base imponibile complessiva di circa un milione di euro. Anche in quel caso il gip ravvisò l’ingente danno per l’Erario disponendo il decreto di sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili, quote societarie o somme di denaro, fino al valore pari a 263.833,35 euro, a carico dei soggetti imputati per l’ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. In particolare, Cutolo, Scarlato, Lupo, Anacro e Cuozzo rispondono di emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti della A&A costruzioni, A Generation, Agrosistem, American Bingo, Birrificio Tennents, Blue Service di Avellino, Centro Inox Campano, Coppola Spa, Efl, Machetti Marino, Logistic Service, Panificio Esposito, Punto Shopping G&G, il centro Emodialisi Cimasa, di Pompei.

Oliva, Dal canto suo, risponde di aver utilizzato fatture inesistenti in qualità di titolare dell’omonima ditta con sede a Pagani, per l’importo di 15mila euro e iva per tremila euro emesse dalla SC Scafatese nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2007. Il pm Lenza ipotizza un giro di documenti contabili ad attestare operazioni mai effettuate, per l’evasione delle imposte.

Alfonso T. Guerritore

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