Il presidente dell’Authority 

Spirito tende a sminuire «Allarme un po’ eccessivo»   

Pagamento degli stati d’avanzamento arretrati, eliminazione dal progetto delle opere ritenute inutili e protocollo d’intesa con il Comune per ridefinire i ruoli amministrativi. L’Autorità di sistema...

Pagamento degli stati d’avanzamento arretrati, eliminazione dal progetto delle opere ritenute inutili e protocollo d’intesa con il Comune per ridefinire i ruoli amministrativi. L’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale si muove su queste 3 direttrici per accelerare la procedura e completare Porta Ovest rispettando i tempi della programmazione europea. «È una situazione complessa – ammette il presidente dell’Authority, Pietro Spirito - ma gestibile. Si sta andando verso il fitto del ramo d’azienda, con il subentro di un soggetto tecnico, che noi ci auguriamo possa essere in grado industrialmente di continuare la parte operativa. Abbiamo liquidato lo stato d’avanzamento dei lavori e andremo a ridefinire il cronoprogramma delle attività per completare l’opera».
Spirito non nasconde che tutto proceda «con grande fatica, visto che l’intreccio di tutte le questioni del passato è molto complesso da risolvere». A detta di Spirito, tuttavia, l’allarme e le proteste per il traffico sul viadotto Gatto causato dai tir in entrata e uscita dal porto «è eccessivo rispetto alla realtà». «Alcune volte – aggiunge – mi è capitato di essere presente sul luogo e di non vedere congestionamenti incredibili. In altri casi, invece, soprattutto nelle giornate che vengono dopo un giorno festivo, è chiaro che c’è un via vai maggiore di automezzi».
Anche il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, Francesco Messineo, mette in risalto come il primo segnale concreto per la ripartenza dell’opera sia proprio il «pagamento degli stati d’avanzamento lavori arretrati». «In questo modo – spiega – diamo ossigeno alle imprese e la possibilità di ripartire». Messineo rivela come sia in fase di perfezionamento un protocollo d’intesa con il Comune, che ha come oggetto «i rispettivi ruoli amministrativi, per dare maggiore snellezza alla gestione del cantiere». «E, quindi – puntualizza – è verosimile che riporteremo le funzioni di responsabile del procedimento in capo all’Autorità di sistema portuale e faremo altre cose per andare avanti più veloci».
Di Porta Ovest si è parlato anche al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: «Abbiamo avuto una riunione 10 giorni fa – chiarisce Messineo – e anche lì stiamo ridefinendo il progetto, perché è nostro obiettivo eliminare dall’appalto una serie di opere che potrebbero rallentare la conclusione dei lavori, lasciando soltanto le infrastrutture essenziali, che diano comunque funzionalità all’opera e ci consentano di garantirne il completamento entro i tempi della programmazione europea».
Proprio in quest’ottica è stato anche avviato «un tavolo tecnico con la direzione dei lavori e con l’impresa – conclude Messineo – per apportare tutte le modifiche necessarie».
Gaetano de Stefano
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