TECNOLOGIA

Spin-off Unisa sviluppa un kit per auto ibride

Tra le 100 “E-Mobility Stories” c’è anche eProInn. Internazionalizzazione, visita a Malta del rettore

FISCIANO - Ricerca salernitana sugli scudi nella terza edizione di “E-Mobility Stories”, lanciata da Fondazione Symbola ed Enel (quest’anno con la collaborazione di Fca) per raccontare le eccellenze del made in Italy. Tra le 100 storie scelte per il 2020 spicca quella dello spinoff eProInn (Energy and Propulsion Innovation), nato nel 2014 a Unisa, che ha sviluppato HySolarKit, utile a trasformare le normali auto in veicoli ibridi-solari plug-in, nell’ambito del piano Life Save (Solar Aided Vehicle Electrification). Una tecnologia cui hanno partecipato i partner Mecaprom, Landi e Solbian, che può essere applicata a veicoli a trazione anteriore, consentendo il riutilizzo degli stessi e quindi un abbattimento dei costi rispetto all’acquisto di una nuova vettura ibrida o elettrica. Ma al di là dell'aspetto economico, i risvolti sono significativi dal punto di vista del ciclo di vita del veicolo e della salvaguardia dell’ambiente. In base al progetto del team di eProInn, due motori elettrici rendono le ruote posteriori a trazione elettrica, mentre vengono installati sul tettuccio e sul cofano pannelli solari flessibili, che ricaricano il veicolo durante l’uso e mentre è parcheggiato.

Prevista l’installazione di una batteria addizionale che si ricarica in frenata e in discesa, e di un display attraverso cui il conducente può monitorare il tutto. Il primo prototipo è stato installato su una Fiat Punto, mentre per una versione più aggiornata il montaggio è avvenuto su una Volkswagen Polo. «L’idea della conversione è partita anni fa dichiara il professor Gianfranco Rizzo del dipartimento di Ingegneria Industriale di Unisa, coordinatore della spin-off - Abbiamo sviluppato un primo prototipo di Fiat Punto di tipo ibrido con energia solare, che funzionava. È quindi nata l'idea della spin-off eProInn, che prende il nome dal nostro laboratorio eProLab. Abbiamo dovuto cercare dei partner industriali che ci permettessero di uscire sul mercato, puntando su una specifica fascia di veicoli. Siamo consapevoli che la conversione di massa all'elettrico non sarà immediata e che l'ibrido è una buona soluzione, anche se ha un suo costo. Un aspetto importante è quello della disponibilità, con l'uso del fotovoltaico e il riutilizzo del veicolo nell'ottica dell'economia circolare».

Intanto, il rettore dell’ateneo di Salerno, Vincenzo Loia , prosegue con gli incontri istituzionali volti a implementare il programma di internazionalizzazione. Questa settimana, insieme a una delegazione dell’Università, si è recato a Malta, a qualche mese dall’accordo sottoscritto con Malta Enterprise per la condivisione di attività di ricerca e sviluppo. Insieme a lui, i professori Antonio Pietrosanto (delegato alle Risorse strumentali) e Raffaele D’Alessio (referente dei rapporti con Malta). Tra le tappe, il “Malta Council for Science and Technology”, alla presenza di Jeffrey Pullicino Orlando (Ceo Mcst), e il Memorial building workers Union, dove il gruppo di Unisa ha incontrato Kevin Camilleri (Deputy Secretary General GWU) e Josef Bugeja (Gwu Secretary General). La delegazione ha concluso la sua visita presso la sede di Malta Enterprise, accolta da Kurt Farrugia (Ceo Malta Enterprise) e Mario Galea (Chairman National Fdi screening supervisory board). «Un incontro assolutamente significativo per consolidare il nostro impegno sul fronte degli scambi internazionali e delle collaborazioni - ha affermato Loia - I nostri giovani hanno bisogno di nuovi spazi e opportunità e le Università hanno il compito di accompagnarli e supportarli verso nuove prospettive di crescita e di occupazione ».

(fra.ien.)