AGROPOLI 

Spiagge piene di venditori Protestano i negozianti

AGROPOLI. Con la stagione estiva sono tornati sulle spiagge di Agropoli i vù cumprà. Si susseguono le proteste, specie da parte di commercianti locali, ma anche degli utenti delle spiagge, per la già...

AGROPOLI. Con la stagione estiva sono tornati sulle spiagge di Agropoli i vù cumprà. Si susseguono le proteste, specie da parte di commercianti locali, ma anche degli utenti delle spiagge, per la già copiosa presenza di ambulanti che, abusivamente, vendono ogni tipo di mercanzia. Dagli occhiali ai fermagli per capelli, dalle borse fino alle scarpe di marchi noti, ma taroccati. E poi ancora: cd, vestiario di ogni genere e giocattoli. I controlli da parte degli organi preposti si fanno attendere e gli abusivi continuano a fare ciò che vogliono, dal mattino al tardo pomeriggio.
Non sono solo gli extracomunitari a vendere sugli arenili agropolesi, ma anche venditori di cocco, che nel loro cesto hanno anche taralli e cibarie varie, non si sa di quali provenienze. E quelli che vendono le granite: con il proprio campanellino cercano di attirare l’attenzione dei bagnanti e invogliarli a rinfrescarsi con una granita di produzione propria. Il tutto rigorosamente al nero. Questi ultimi sono del posto o di paesi limitrofi. Guadagni facili, senza pagare un centesimo di tasse, situazione questa che infastidisce i commercianti del posto e la gente comune che invece le tasse le pagano. Chiedono che i controlli da parte degli organi preposti siano capillari e soprattutto giornalieri in modo tale che chi vende abusivamente venga scoraggiato.
È ormai risaputo che una multa fatta a un extracomunitario non verrà mai pagata ma il continuo sequestro della merce potrebbe scoraggiare loro e chi fa loro da regia, dal compiere nuovi illeciti. Negli anni scorsi, il sindaco Franco Alfieri, istituì una task force per contrastare il commercio abusivo: intervento che inizialmente sortì effetti positivi. Una soluzione per combattere il fenomeno esiste: controlli e i sequestri sistematici e multe salatissime.(a. p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.