Spiagge e oasi, le nuove regole

Il Consiglio di Capaccio ha chiesto per l’estate il ritorno dell’ambulanza al Psaut

CAPACCIO. Anche per l’estate 2015, il consiglio comunale ha dato il via libera al rilascio di concessioni temporanee per attività turistico-ricreative, ludico-sportive compatibili con la balneazione, oltre che di eventuali porti a secco, ormeggi, pontili mobili o galleggianti, specchi d’acqua, per la sola stagione balneare 2015. «Entro la prossima settimana – spiega il consigliere Maurizio Paolillo – ci sarà il bando. Nella delimitazione delle aree sarà rispettata la quantità di spazio da destinare alla libera fruizione, che non dovrà essere inferiore al 50% di arenile disponibile».

Approvato anche il disciplinare d’uso dell’Oasi dunale comunale “Torre di mare”, la cui gestione è affidata a Legambiente Paestum, che potrà avviare e gestire, di concerto con il Comune, progetti ed azioni comprendenti: attività di cura, gestione, conservazione e valorizzazione dell’Oasi dunale, attività formative e divulgative, consulenza e aggiornamento da offrire agli operatori dell’istruzione e della formazione, laboratori sperimentali di utilità sociale, comunicazione, monitoraggio e sensibilizzazione sul valore ambientale, e attività autofinanziate.

Da alcuni mesi l’ambulanza della Croce Rossa Italiana, comitato di Capaccio, è stata dislocata a Montesano sulla Marcellana. Il consiglio ha votato una delibera che verrà inviata a Asl e Regione con la quale chiede di “ripristinare immediatamente il servizio di ambulanza e di scongiurare per il futuro risoluzioni tese a depauperare il patrimonio di risorse umane e mezzi del Psaut di Capaccio, di accrescere iniziative e interventi tesi a fronteggiare la maggiore richiesta di servizi del 118, e di dare continuità al ripotenziato servizio di emergenza- urgenza”.

Approvate anche le modifiche degli articoli 15 e 27 del regolamento per la disciplina dell’imposta comunale unica, dando seguito ad una nota del Ministero. L’articolo 15 ora recita: “A partire dall’anno 2015, si considera adibita ad abitazione principale una sola unità posseduta in Italia, a titolo di proprietà o di usufrutto, dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, purché già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza e a condizione che l’immobile non risulti locato o dato in comodato d’uso”. L’articolo 27 è stato così modificato: “Le utenze non domestiche che dimostrino di aver provveduto a proprie spese allo smaltimento di rifiuti speciali assimilati agli urbani per il tramite di soggetti autorizzati, diversi dal gestore del servizio pubblico, hanno diritto ad una riduzione della quota variabile del tributo”.

Angela Sabetta