Movimento 5 Stelle

«Spesi soldi ma il wi-fi non funziona»

«La terza città della provincia senza un servizio di accesso wi-fi anche se ben pagato dai contribuenti»: la denuncia arriva dal gruppo battipagliese del Movimento 5 Stelle, al termine di una...

«La terza città della provincia senza un servizio di accesso wi-fi anche se ben pagato dai contribuenti»: la denuncia arriva dal gruppo battipagliese del Movimento 5 Stelle, al termine di una dettagliata indagine. «Con delibera numero 13 del 13 agosto scorso, adottata dal commissario Mario Rosario Ruffo, chiudiamo con una certa delusione questo primo esperimento di partecipazione popolare, in cui numerosi cittadini hanno sottoscritto un’interpellanza per ottenere spiegazioni sul perché, pur dovendo essere una città capofila nella piana del Sele, anche dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, ci ritroviamo con un servizio di accesso alla rete internet con arcaiche limitazioni, che non funziona affatto, anche se pagato (sempre da noi) – affermano i grillini – Servizio che, anche se funzionasse, ricoprirebbe un’area solo di pochi metri quadrati di fronte al municipio, lasciando completamente schermato addirittura anche il suo interno. Oggi possiamo dire che ci ritroviamo solo con molte più domande di quando abbiamo iniziato la sottoscrizione».

Nel dettaglio, il Movimento spiega che «non saranno certamente i 2.048 euro di canone annuo per una linea Adsl dedicata che possono sorprenderci, anche se nessuno di noi si sognerebbe di spendere queste cifre per una Adsl in casa propria, ma rimangono invece aperti tutti gli interrogativi per un appalto vinto da Telecom Italia nel 2011 con importo a base d’asta di 88.200 euro oltre Iva di cui nulla si è riuscito a conoscere in termini di fornitura di attrezzature e collaudo, e ancora più indeterminata rimane la procedura di approvazione di uno studio di fattibilità ad aprile del corrente anno in Consiglio per una rete di fibra ottica in project financing per un investimento da 1,2 milioni e costi di gestione di 221.484 euro annui». Lapidari i grillini: «sono stati spesi soldi pubblici, esigiamo che il servizio funzioni».