La zona dove è avvenuto il fatto a Eboli

IL FATTO

Spedizione punitiva per una donna offesa: paura a Eboli

Il gruppo di buttafuori di Capaccio Paestum ha malmenato la persona sbagliata

EBOLI - Pestaggio al rione Paterno di Eboli, spuntano nuovi dettagli. E non sono affatto rasserenanti. C’è stato un errore di persona. Il pusher aggredito lunedì mattina non era quello “giusto”. La spedizione punitiva c’è stata. È partita da Capaccio Paestum ed era composta da buttafuori e spacciatori della zona.

La scintilla. Qualche giorno prima del pestaggio, una ragazza di Eboli viene importunata davanti al negozio del rione Paterno. Le avances volgari vengono profferite in via Pio XII da alcuni clienti del pusher poi aggredito (anche se innocente). La ragazza (ebolitana) offesa torna a casa e ne parla con il padre (negoziante ebolitano). Poi ne parla anche con il marito (di Capaccio). Il marito se la lega al dito. Fa un paio di telefonate, una decina di whatsapp. Si rivolge ad alcuni amici. Poi ad amici degli amici. In poche ore organizza una spedizione punitiva. Imperativo categorico: lavare l’onta delle offese alla moglie. Bisogna dare una lezione a chi ha “sbagliato con la bocca”. L’onore va difeso. E bisogna farlo con una lezione. (re.pro.)

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