SALVITELLE

Sparito l'oro di Sant'Antonio, è giallo

Non si trovano più gli ex voto donati dai fedeli. Lettera alla Curia dei parroci resa nota alla festa patronale


«Non si riesce più a trovare l’oro di Sant’Antonio come da inventario tra don Adesso e don Brignone del 2011. Non c’è un’assicurazione per la parrocchia, né un conto corrente bancario e/o postale». L'altra mattina, nel pieno della festa patronale di San Sebastiano Martire a Salvitelle era ben visibile in strada un manifestino con la lettera delle consegne datata 9 ottobre 2014 che menzionava la scomparsa dell’oro ex voto dei devoti di Sant’Antonio. Una lettera indirizzata alla Curia Arcivescovile di Salerno, ufficio economato a firma di don Angelomaria Adesso, nuovo amministratore parrocchiale di Salvitelle, don Alessandro Brignone amministratore uscente, padre Miranda Ivan, vice parroco uscente e don Virginio Cuozzo, vicario foraneo.


Che fine hanno fatto gli oggetti in oro che i fedeli avevano donato a Sant’Antonio di Padova per grazia ricevuta? Nessuno riesce a dare una risposta. Un mistero, dunque. «C’erano dei bracciali, delle catenine d’oro, degli orologi, degli anelli – spiega don Vincenzo Addesso - però dettagliatamente non posso ricordarmi. Avevo redatto un inventario in cui avevo descritto tutto e menzionato ciò che c’era vicino alla fascia, dove appunto, era conservato l’oro di Sant’Antonio». Don Vincenzo, sacerdote salvitellese, ha guidato pastoralmente la parrocchia dal 2000 al 2011. «In alcuni anni in cui reggevo la parrocchia – prosegue - abbiamo fatto la processione con Sant’Antonio e quindi si riponeva l’oro vicino al Santo, poi l’ho consegnato al parroco nel momento in cui sono andato via». «Forse l’unico errore che ho fatto – ha aggiunto don Vincenzo - è di non aver pesato l’oro, non so con precisione quanti grammi vi erano, intorno al mezzo chilo, più o meno».
Durante l’attività pastorale don Vincenzo custodiva personalmente il tesoro del Santo: in seguito lo aveva portato insieme all’oro ex voto di San Sebastiano nella vicina caserma dei carabinieri di Caggiano. Don Vincenzo lo ha poi consegnato a don Alessandro Brignone. Ieri è riemerso il mistero dell’oro scomparso con la lettera a firma dei sacerdoti datata 9 ottobre 2014. La speranza per i fedeli che presto si faccia luce sulla vicenda.