Spariti i finanziamenti per il mega-interporto Il progetto è a rischio

Dopo 20 anni di attesa non ci sono più i soldi per la struttura Sindaco preoccupato: «Ne parlerò con Regione e Ministero»

«L’Interporto è un progetto che rischia seriamente di saltare. Sono stati revocati tutti i finanziamenti ed ora si tratta solo di parlare con la Regione ed il Ministero»: un fulmine a ciel sereno scagliato dal sindaco Santomauro rivela le difficoltà per la realizzazione dell’Interporto, progetto che l’intera Piana attende da circa 20 anni.

Per la costruzione della struttura, da due decenni è bloccata un’ampia area della zona industriale, sottoposta a vincoli. La struttura era stata proposta agli inizi degli anni ’90 come scalo intermodale complementare a quello di Nola-Marcianise. La prima idea prevedeva l’ubicazione dell’Interporto nel territorio di Pontecagnano. Per la realizzazione e la gestione dell’infrastruttura, nell’aprile del 1995 si era costituita una società a partecipazione pubblica locale, la Salerno Interporto spa, tra la Provincia, i Comuni di Salerno, Battipaglia e Pontecagnano Faiano, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Salerno, il Consorzio per l’Asi di Salerno ed imprenditori privati.

Per superare vincoli legati all’impatto ambientale della struttura, che avevano determinato la non ammissibilità della realizzazione dell’interporto nel territorio di Pontecagnano, nel 2000 si era avviata una procedura per l’individuazione della nuova ubicazione della struttura. A tal fine, erano state prese in considerazione le aree indicate dai Comuni di Baronissi, Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Mercato San Severino/Lancusi, e un’area in zona industriale di Salerno e l’orientamento prevalente era risultato favorevole a localizzare l’infrastruttura a Battipaglia. La Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno stipulato, il 18 dicembre 2011, un’intesa istituzionale quadro con cui si conveniva la realizzazione delle vie di accesso per il collegamento dell’Interporto all’autostrada e alla rete ferroviaria. Il 27 maggio 2005 il Cipe ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il primo lotto funzionale dell’Interporto, per un costo di 18,198 milioni di euro, già finanziato. Il costo totale del progetto sfiora i 90 milioni 419 mila euro. Le risorse finanziarie per la realizzazione del primo stralcio funzionale del progetto si distinguono in tre voci: 7.746.854 euro dal Ministero, 8.002.781 euro dalla Regione, 2.448.295 euro dai privati, per un totale di 18 milioni di euro. Per il secondo lotto 16 milioni e per il terzo 56 milioni. I lavori sarebbero dovuti partire nel 2005, con un’ occupazione per circa 200 addetti.

Francesco Piccolo

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