camerota

Spariti i detriti del fiume Mingardo Sos al ministro

CAMEROTA. «I sedimenti estratti dall’alveo del fiume Mingardo nell’ottobre 2015 potevano essere utilizzati per il ripascimento della spiaggia di Cala del Cefalo di Marina di Camerota». Ne è certo il...

CAMEROTA. «I sedimenti estratti dall’alveo del fiume Mingardo nell’ottobre 2015 potevano essere utilizzati per il ripascimento della spiaggia di Cala del Cefalo di Marina di Camerota». Ne è certo il presidente della Commissione Territorio Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, che ha presentato al Ministro dell'Ambiente Galletti una lunga interrogazione sui lavori effettuati alla foce del fiume. «Alla siccità che provoca da alcuni anni una grave secca del Mingardo - spiega Marinello - si contrappongono fenomeni alluvionali che provocano le esondazioni del fiume». Per questo motivo nel 2015 «si è reso necessario allargare l’alveo del fiume asportando tonnellate di sedimenti»; che, nonostante il parere autorevole del professore di Geologia Franco Ortolani, non sarebbero stati utilizzati per ricostruire la spiaggia di Cala del Cefalo. «I sedimenti estratti dall’alveo del Mingardo - spiega infatti Marinello - sono stati considerati pienamente compatibili, ma non risulta che siano stati utilizzati come era necessario per il ripascimento dell’arenile di Marina di Camerota». E per questo motivo il senatore ha chiesto al Ministro «di verificare se la notizia del mancato uso dei sedimenti del Mingardo per il ripascimento della spiaggia Cala del Cefalo, entrambi collocati all’interno del Parco nazionale del Cilento corrisponda a verità e, in caso di risposta positiva, se non ritenga opportuno individuare le relative responsabilità».