Spari a S. Severino L’imprenditore oppresso dai debiti

MERCATO SAN SEVERINO. Spavento e choc, ma nessun’altra conseguenza, per i residenti del parco De Caro.

Ad esplodere più di dieci colpi l’imprenditore che vive nella villetta in via S. Vincenzo Curteri, in linea d’aria vicinissima all’appartamento dei malcapitati. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Mercato S. Severino, agli ordini del capitano Rosario Basile. Stando a quanto emerso, l’uomo – proprietario di un ristorante a Montoro – avrebbe ricevuto un avviso di pignoramento inerente l’immobile di sua proprietà.

Pare – e lo hanno confermato sia gli inquirenti che dei conoscenti – che la sua attività, una volta accorsata, non godesse di buona salute negli ultimi tempi. Testimoni però raccontano che nella famiglia vi fossero frequenti litigi e dissapori; forse questi e i problemi economici hanno costituito la classica “goccia” che ha fatto traboccare il vaso. Colto da impeto di disperazione, l’uomo – di mezza età – ha impugnato la pistola, regolarmente detenuta assieme ad altre armi ritrovate dalle forze dell’ordine, e ha sparato contro la sua mobilia.

È stato denunciato in stato di libertà per esplosione in luogo abitato e danneggiamenti aggravati.

Per fortuna nessun ferito, ma l’accaduto poteva avere un epilogo tragico: l’uomo la cui finestra è stata infranta dal proiettile per puro caso non è stato leso. In casa, oltre a questa persona – che non era al lavoro a causa di una indisposizione – era presente la figlia. Intanto impazza il lotto: secondo la “cabala” (smorfia) partenopea, si dovrebbero giocare i seguenti numeri: 8 (il giorno del fattaccio); il 10 (il numero di colpi); il 22 (il pazzo) e 90 (la paura). A S. Vincenzo, nell’estate 2015 una donna ha minacciato di lanciarsi dal balcone perché le volevano portar via i figli. Al capoluogo, ad agosto, un giovane ha ucciso la madre e la sorella soffocandole e strangolandole.

Anna Maria Noia

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