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Sparò al suo titolare Torna in carcere

MONTORO. I carabinieri della compagnia di Baiano e in particolare i militari della stazione di Montoro Superiore, hanno arrestato Salvatore Lucibello, 64 anni, originario di Amalfi, in esecuzione di...

MONTORO. I carabinieri della compagnia di Baiano e in particolare i militari della stazione di Montoro Superiore, hanno arrestato Salvatore Lucibello, 64 anni, originario di Amalfi, in esecuzione di un’ordinanza dell’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Salerno a seguito di condanna per tentato omicidio. Lucibello, già detenuto ai domiciliari, è stato arrestato per aver ferito a colpi di pistola ad Amalfi il 31 agosto del 2014, Giovanni Pinto, 51anni, gestore del pontile d’ormeggio “Il Faro” al porto di Amalfi e suo datore di lavoro. Dopo le formalità di rito, il sessantaquattrenne è stato trasferito al carcere di Avellino.

Il ferimento avvenne al termine di una discussione per futili motivi. Lucibello tornò a casa e, armatosi di una pistola Smith & Wesson 375, regolarmente detenuta, tornò al porto e in via Lungomare dei Cavalieri, di fronte agli uffici della Guardia costiera, sparò più volte contro Pinto ferendolo all’addome e a un gluteo: fortunatamente i proiettili trapassarono il corpo senza ledere organi vitali. Sul posto intervennero subito i carabinieri della compagnia di Amalfi, diretti dal capitano Alberto Sabba, che arrestarono Lucibello, mentre gli uomini del 118 soccorsero Pinto prima di trasportarlo all’ospedale “Costa d’Amalfi”.

Le indagini dei carabinieri misero in evidenza il fatto che i due avevano già più volte litigato a causa di pendenze economiche, per via di alcune prestazioni di lavoro che non sarebbero mai state liquidate da Pinto a Lucibello, il quale preso da un raptus di follia, alle 8,30 di quel 31 agosto decise di affrontare nuovamente la questione, ma stavolta portando con sé anche la rivoltella. Il battibecco non si esaurì in una semplice discussione, come accaduto altre volte, perché il sessantaquattrenne tirò fuori la pistola e colpì più volte Pinto.

Inzialmente condotto nel carcere di Salerno Fuorni con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco, circa un mese dopo Lucibello ottenne gli arresti domiciliari dal Tribunale del Riesame, che accolse le richieste del collegio difensivo dell’uomo, composto dagli avvocati Felice Lentini e Giovanni Torre, ma dispose che la misura cautelare alternativa venisse scontata a Gela, in Sicilia, presso la sorella della moglie.

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