il gruppo di noschese

Spaccio di stupefacenti Prosciolti dal giudice

Tutti prosciolti. Nemmeno i loro avvocati si aspettavano un epilogo così positivo per la vicenda giudiziaria che si è conclusa ieri mattina davanti a Emiliana D’Ascoli, il giudice dell’udienza...

Tutti prosciolti. Nemmeno i loro avvocati si aspettavano un epilogo così positivo per la vicenda giudiziaria che si è conclusa ieri mattina davanti a Emiliana D’Ascoli, il giudice dell’udienza preliminare svoltasi ieri mattina nell’aula bunker del Tribunale di Salerno, la quale ha emesso sentenza di non luogo a procedere per i sei salernitani che, nell’inchiesta “Zio’s team”, non avevano optato per patteggiamenti o riti abbreviati ma avevano deciso di andare avanti nel processo con rito ordinario. Prosciolti perchè «i fatti non sussistevano» o per «non aver commesso il fatto» Gianluca Palmieri (40 anni), Stefano Maisto (24 anni), Anna Maria Riccio, Antonio Abate (47anni), Lorys Avossa (29 anni) e Ugo D’Amato (46 anni).

Secondo il gup i sei prosciolti non sono, quindi, ascrivibili al clan messo in piedi da Antonio Noschese (alias Pupatella) che si era imposto come principale gestore dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle piazze di Salerno, Baronissi e Pontecagnano. Clan che era stato sgominato lo scorso ottobre, con l’inizio dell’inchiesta che ha coinvolto ben 42 imputati. Mentre durante l’udienza preliminare, l’avvocato Spadafora aveva ottenuto lo stralciamento per la posizione di sette di loro, tra cui lo stesso Noschese, che dovranno quindi essere risentiti. Dagli altri imputati era arrivata una raffica di richiesta di patteggiamenti e riti abbreviati. A optare per la pena concordata sono stati in sette e l’udienza è stata fissata per mercoledì prossimo. Coloro - in quindici - che hanno invece scelto il rito abbreviato - che consente la riduzione di un terzo dell’eventuale condanna - saranno ascoltati il prossimo 26 settembre.

Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Stefania Pierro, Bianca De Concilio, Antonio Boffa, Marco Martello e Simona Sica.

Grande il loro positivo stupore nel venire a conoscenza che alcuni dei loro assistiti da ieri sono a piede libero. (fi.lo.)

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