Spaccio di droga nel Diano Arrestati tre giovani pusher 

Sequestrati 200 grammi di stupefacenti tra eroina, marijuana e hashish Lo stupefacente acquistato a Salerno veniva venduto anche a minorenni

SALA CONSILINA. Alle prime luce dell’alba di ieri, le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Tribunale di Lagonegro nei confronti di un cittadino brasiliano ventunenne residente a Sant’Arsenio e di altri due giovani, di 23 e 26 anni, residenti a Sant’Arsenio e a Buonabitacolo, quest’ultimo ritracciato ad Aosta, per concorso in spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. «L’indagine “Ulisse”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro - hanno spiegato gli inquirenti- prende il nome dal più giovane degli arrestati, il brasiliano, il quale, alla maniera di Odisseo, unitamente agli altri due complici, organizzava i viaggi nel capoluogo salernitano, per rifornirsi dello stupefacente per poi ritornare ad Itaca, il Vallo di Diano, luogo dove avveniva lo spaccio al dettaglio».
Dopo una articolata attività investigativa le forze dell’ordine sono riuscite ad individuare e smantellare la rete dello spaccio di stupefacenti messa in piedi dai tre giovani valdianesi che piazzavano sul mercato del comprensorio cocaina, eroina, marijuana e hashish. Sono circa 200 i grammi di stupefacenti complessivamente sequestrati. L’attività di spaccio era organizzata in tutto il Vallo di Diano e nel sud della Basilicata, con consegne, se richiesto, anche a domicilio. Gli spacciatori vendevano dosi di droga anche a minorenni, sia uomini che donne, utilizzando un linguaggio in codice e in particolar modo la frase “andiamo a mangiare al McDonald’s”, per indicare l’approvvigionamento a Salerno. Invece per quanto riguarda le ordinazioni, da parte degli acquirenti dello stupefacente queste venivano identificate come “pacchetti di sigarette, caffè o birra” per indicare le varie tipologie di stupefacente necessarie.
Gli spacciatori avevano anche allestito una cassa comune per la raccolta dei proventi dello smercio delle sostanze stupefacenti, che veniva utilizzata pure per investire nel business della droga, per l’acquisto di ulteriori quantità di stupefacente da vendere al dettaglio, per un giro di affari illecito stimato in circa 80.000 euro. Il ventunenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre gli altri due all’obbligo di dimora.
Erminio Cioffi
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