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Spaccio di droga, in cinque a giudizio

SCAFATI. Affronteranno il processo il sedici marzo 2015 davanti al giudice Russo Guarro per l’accusa di spaccio di droga in concorso gli scafatesi Michele Ruggiero, ventenne, Vittorio Abenante,...

SCAFATI. Affronteranno il processo il sedici marzo 2015 davanti al giudice Russo Guarro per l’accusa di spaccio di droga in concorso gli scafatesi Michele Ruggiero, ventenne, Vittorio Abenante, cinquantenne, Antonio Esposito trentaduenne,Biagio De Vivo trentaquattrenne e Fernanda Franzini venticinquenne di Castel Volturno, coinvolti nell’operazione antidroga del gennaio 2013 a cavallo tra Scafati, Boscoreale e Pompei, contro un gruppo di spacciatori specializzati nella rivendita di marijuana.

I vertici del gruppo erano il ventiseienne Giulio Montefusco di Scafati, suo padre Antonino Montefusco, quarantaquattrenne, e Antonio Concilio, trentunenne di Scafati, con posizioni stralciate.

I poliziotti di Pompei e di Nocera Inferiore ricostruirono il giro di spaccio e coltivazione di canapa indiana basato sull’utilizzo di semi necessari per impiantare gli arbusti, gestiti e ripartiti dai due Monfefusco , con una prima fase d’indagine svolta dagli uomini del commissariato di polizia di Pompei, che arrestarono in collaborazione con la sezione pg della polizia della procura di Nocera Inferiore il pusher Giulio Montefusco nel corso di una operazione del 5 novembre 2010, quando lo scafatese cedette 111 grammi di erba tipo cannabis indica ad Arcangelo Spanò, anche lui coinvolto nell’indagine iniziale.

Le fasi successive a quel fermo aprirono un giro di rapporti incentrato sulla figura di Montefusco, che in cella , parlando col padre, rivelò intercettato una rete di contatti. L’indagine individuò diversi livelli di partecipazione e diversi ruoli, fino ai singoli rivenditori, che acquistavano partite di droga che rivendevano indipendentemente.

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