Spaccio di droga, chiesta stangata

Il pm dell’operazione Crucifix: otto anni per i fratelli D’Elia, registi del traffico

Gestivano la ‘Scampia’ nocerina con vedette e pusher che si occupavano della vendita di marijuana e hashish. La piazza di spaccio del Vescovado alimentava il mercato degli stupefacenti della città ma anche dei paesi vicini. Quando i carabinieri iniziarono ad indagare sul gruppo criminale scoprirono numerosi episodi di spacco di stupefacenti. Fu denominata operazione Crucifix quell’indagine che a giugno del 2014 portò all’arresto di 11 persone.

Ieri mattina, il pm Roberto Lenza ha chiesto la condanna per i 9 imputati finiti dinanzi ai giudici del primo collegio (presidente Donnarumma, a latere Di Filippo e De Tommaso). A giugno dopo le arringhe difensive dovrebbe essere emessa la sentenza.

Richieste pesanti per Mario e Francesco D’Elia per il quale la Procura ha invocato 8 anni di reclusione e una multa di 50mila euro ciascuno; quattro anni la richiesta per Fabio Bruno con l’aggiunta di 50mila euro di multa; Mario Sarno, Antonio Bevilacqua e Gerardo D’Alessandro, per la pubblica accusa devono essere condannati a due anni e al pagamento di 20mila euro. Richieste più basse per Marco Iannone, 2 anni e 10mila euro di multa, mentre un anno di reclusione è stato chiesto dal pm Lenza per Giuseppe Abbate. Gli imputati difesi dagli avvocati Mario Gallo, Rino Carrara, Massimiliano Forte, Pietro Pasquali e Paride Annunziata dovranno difendersi dalle accuse nella prossima udienza. Poi arriverà la decisione dei giudici.

I carabinieri, scoprirono tra il 2011 e il 2012 l’esistenza di una fiorente piazza di spaccio al rione Vescovado. La sostanza stupefacente veniva nascosta dietro il crocifisso posizionato nei pressi del quartiere e proprio lì i militari installarono una telecamera per riprendere l'attività di spaccio.

A gestire la Scampia nocerina, i fratelli D’Elia per i quai il pubblico ministero ha chiesto le condanne più pesanti. Nel corso del processo, partito lo scorso anno, sono stati visionati i filmati registrati dagli inquirenti sull’attività di spaccio al rione Vescovado.