Spaccio, davanti al giudice i fornitori con i pusher

È stata fissata per aprile l’udienza in tribunale sulle richieste di giudizio Sono quattordici i coinvolti nel blitz del maggio scorso tra la Piana e il Cilento

CAPACCIO. Fissata per il 17 aprile prossimo l’udienza sulla richiesta di rinvio a giudizio, davanti al gup Maria Zambrano presso il tribunale di Salerno, per gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio di droga tra Agropoli e Capaccio. Gli arresti furono eseguiti lo scorso maggio dopo una lunga indagine dei carabinieri, diretti dal colonnello Riccardo Piermarini, e coordinata dalla dalla Procura salernitana. Quattordici le persone coinvolte. Tra gli arrestati, Paolo De Martino, 41 anni, di Montecorvino Rovella (ora ai domiciliari), ritenuto il fornitore all’“ingrosso” dal quale si approvvigionavano i pusher della zona. Su disposizione del gip, Elisabetta Boccassini, ulteriori ordinanze cautelari in carcere furono notificate a Carmela Lambiase, 57 anni (ora ai domiciliari) e Manuel Femia, di 31, madre e figlio finiti al centro dell’inchiesta per gli strani movimenti notati presso la loro abitazione a Capaccio (Femia, peraltro, è l’unico, tra i coinvolti nel giro, ad aver patteggiato una pena di 4 anni e mesi). Provvedimento restrittivo ai domiciliari (poi revocato) anche per Egidio Cappai,34 anni, di Capaccio. Domiciliari, inoltre, al “braccio destro” di De Martino, Massimo Luzzi, 27 anni di Battipaglia (ora con obbligo di dimora) definito dagli investigatori stretto collaboratore del 41enne di Montecorvino: rispondeva al suo telefono e prendeva accordi e appuntamenti per rifornire i pusher, consegnando all’occorrenza anche le dosi. Stessa misura cautelare per Michele Arenella, 37 anni, di Capaccio (ai domiciliari); Alessandro Merola, 37 anni, di Agropoli (ora ha l’obbligo di dimora) ; Osvaldo Ronsini, 26 anni, (domiciliari), e il fratello Roberto, di 23 (obbligo di dimora), di 23, entrambi di Agropoli; Damiano Merola, 35 anni, di Capaccio; Carmine Franco, 28 anni, di Albanella (ai domiciliari); Dmytro Kravest, 23enne ucraino, e Mohamed Kouider, 23enne marocchino domiciliati a Capaccio, e Igor Gava, 23 anni, ucraino domiciliato ad Agropoli. Obbligo di firma per Vincenzo Citro, 30 anni, di Capaccio. Una fitta rete di spacciatori (anche se operavano in maniera autonoma) di eroina, cocaina, marijuana e hashish piazzate principalmente a Capaccio, Agropoli e Albanella. La droga veniva trasportata e venduta in astucci di plastica le cui etichette sui contenitori segnalavano, però, altre sostanze: “Cicatrene polvere” o “ammoniaca soluzione acquosa”.

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA