EMERGENZA DROGA

Spacciavano dai domiciliari a Salerno, in carcere i fratelli Natella

Stesso provvedimento per Michele Sica, coinvolto con loro nel blitz del 2016

SALERNO - Spaccio di droga, a Salerno è sempre più emergenza. Cinque arresti in poche ore e nemmeno gli arresti domiciliari riescono a fronteggiare il fenomeno. Ieri mattina, sono finiti in carcere per un aggravamento della misura cautelare i fratelli Mauro e Marco Natella , e Michele Sica di Salerno. I primi due erano agli arresti domiciliari e il terzo aveva l’obbligo di dimora: erano rimasti stati coinvolti nell’operazione antidroga di due anni fa che sbaragliò diversi gruppi di spaccio di cui avrebbero fatto parte i tre. La Dda e la squadra Mobile della polizia avrebbero accertato che, nonostante la misura cautelare e il processo in corso per l’indagine del 2016, i tre avrebbero continuato a spacciare cocaina in particolare servendosi dell’abitazione di Mauro Natella che si trovava a Brignano (il fratello abita a Fisciano). Sempre a Brignano abita Sica. Proprio nelle scorse ore, una prima tranche processuale per l’inchiesta di due anni fa aveva visto condannare alcuni imputati che avevano scelto il rito abbreviato. In questo procedimento è stato condannato a 16 anni di reclusione Luigi Natella, fratello di Marco e Mauro. Come Luigi, anche Mauro Natella ha scelto l’abbreviato, conclusosi con la condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Marco Natella e Sica, invece, continueranno il processo con il rito ordinario. Nello stesso procedimento, sono stati condannati a 6 anni e 8 mesi Ciro Marigliano jr (nipote dell’omonimo boss salernitano) e a 5 anni e 4 mesi suo fratello Michele , abitanti a Sant’Eustacchio (entrambi difesi dall’avvocato Antonietta Cennamo , che assiste anche Mauro e Marco Natella e Sica).

Salvatore De Napoli