Spacciava nel parcheggio e riforniva tutto il Cilento 

Camerota, il 52enne posteggiatore-pusher preso in flagranza dai carabinieri In un anfratto della soffitta dove abitava rinvenuti 3 chili e mezzo di hashish

CAMEROTA. Un marsupio nero allacciato in vita e lo sguardo sempre attento per evitare di essere scoperto dai carabinieri. Tommaso Bove, 52 anni, originario di Camerota, era un parcheggiatore con il vizietto della droga. Ufficialmente gestiva un’area adibita a parcheggio privato in via Bolivar, di fatto era “un super spacciatore”. L’hanno definito proprio così i carabinieri che sabato notte lo hanno arrestato con oltre tre chili e mezzo di sostanza stupefacente.
Era diventato il punto di riferimento di decine di giovani e professionisti provenienti da ogni parte del Cilento. Sono stati i carabinieri della locale stazione, diretti dal maresciallo Francesco Carelli e comandati a livello territoriale dal capitano Michele Zitiello, a scoprire l’attività del 52enne. Ad insospettire i militari era stato un insolito di via vai di giovani dal parcheggio. Arrivavano dal lungomare e dalla spiaggia, ma anche in motorino e in auto da altre zone del Cilento.
E così che i carabinieri hanno deciso di vederci chiaro e capire quale attività illecita vi fosse dietro. Sono bastati pochi giorni di appostamenti e pedinamenti per capire che si trattava di un vero e proprio droga market con decine di giovanissimi clienti. Il parcheggiatore, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, si muoveva con molta disinvoltura: camicia bianca, telefonino sempre tra le mani e la droga nascosta in un marsupio.
Poi sabato notte il blitz. Gli uomini dell’Arma sono arrivati a sorpresa nel parcheggio e hanno bloccato un ragazzo di Camerota intento ad acquistare la droga. Poi hanno effettuato una dettagliata perquisizione dell’area ed hanno ritrovato in un angolo del parcheggio cocaina e pasticche di ecstasy, oltre alla somma contante di 200 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Successivamente è stata perquisita anche l’abitazione in via Infantini, dove lo spacciatore risiedeva in questo periodo. E la sorpresa non è tardata ad arrivare. In un anfratto della soffitta, in un bustone di colore nero, i militari hanno rinvenuto tre chili e mezzo di hashish suddivisi in sette panetti da 500 grammi. L’uomo non ha provato neppure a difendersi ed è stato trasportato presso il carcere di Vallo della Lucania. La droga, invece, è stata sottoposta a sequestro e verrà analizzata dal reparto scientifico dell’Arma. Ora i militari stanno cercano di risalire alla provenienza della droga. Il sospetto è che dietro l’attività di spaccio di Bove ci sia una organizzazione criminale.
Vincenzo Rubano
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