«Sottotetti, ecco le nuove regole»

Stilata la guida per i tecnici comunali per valutare le istanze sull’uso abitativo

Arriva il vademecum sulla questione dell’abitabilità dei sottotetti. Una guida per i tecnici comunali, chiamati a valutare la fattibilità dei progetti presentati dai cittadini. Ieri, al Comune, il dirigente Antonino Attanasio, l’assessore all’Urbanistica Giovanna Minieri ed il sindaco Vincenzo Servalli ne hanno spiegato i contenuti, nella sostanza il risultato di riunioni tra tecnici, componenti dell’ufficio legale, l’esperto Maurizio Avagliano ed esponenti dei comuni che rientrano nel Piano urbanistico territoriale (Put).

Punto di riferimento normativo sono la legge regionale 15 del 2000 sui sottotetti e la successiva sentenza della Corte Costituzionale del 29 gennaio 2016. «La legge regionale prevedeva che l’abitabilità dei sottotetti era sempre possibile, anche in deroga agli strumenti urbanistici – ha spiegato la Minieri – Viceversa la sentenza della Corte sostiene che gli interventi non possono andare in deroga al Put, che limita le potenzialità di Cava, associando il suo territorio a quello della Costiera amalfitana. Da qui l’intervento della Soprintendenza, per la quale l’abitabilità dei sottotetti non è possibile».

Il Comune, quindi, ha cercato di fare chiarezza convocando più tavoli tecnici, nei quali sono state evidenziate soprattutto le criticità del territorio. In una città ingessata come Cava, in cui da tempo non è più possibile costruire, la questione dell’abitabilità dei sottotetti riveste un ruolo di non poco conto. «Le riunioni hanno portato ad un documento, la cui validità è supportata da diverse sentenze – ha aggiunto la Minieri – stabilendo che si può andare in deroga dal punto di vista urbanistico, ma non paesaggistico. Questo permetterà, di sicuro, di aprire spazi abitativi a Cava». Soddisfatto anche Servalli, che ha detto: «Avviando questo iter, rivendichiamo l’assoluta autonomia in materie di tipo urbanistico».

Alfonsina Caputano