Nocera Inferiore

Sotto torchio gli ambienti dello spaccio

Perquisizioni e appostamenti in centro e in periferia. Attesa dell’esito degli esami balistici dopo i due arresti

SALERNO. Perquisizioni e appostamenti hanno caratterizzato le ore successive all’agguato che martedì sera ha scosso Nocera Inferiore. Le forze dell’ordine stanno cercando ovunque, per individuare qualcuno che possa essere legato alla sparatoria nel cortile della palestra Penta worlds. Si indaga in ogni direzione. L’altra sera si è superato il limite. Prima l’inseguimento, poi il furto di uno scooter per non perdere di vista gli inseguiti e, infine, la sparatoria. Si è rischiato grosso con i colpi di pistola sparati in via D’Alessandro, più di quanto non sia già accaduto nell’ultimo mese e mezzo. Un proiettile avrebbe raggiunto gli spogliatoi della palestra, in quel momento piena di avventori, tra cui un gruppo di bambini a lezione di arti marziali.

L’episodio di martedì è successivo a una domenica di pura follia, con il ferimento alla natica di un trentunenne, in via Atzori, e la “stesa” di via Giorgio Amendola, con una valanga di pallottole sparate contro l’auto e la casa di un giovane noto alle forze dell’ordine.

Sono ore cruciali per gli inquirenti, che stanno provando a stringere il cerchio, ma servono elementi che giustifichino eventuali provvedimenti restrittivi. Numerose le piste battute da polizia e carabinieri, ma ci si concentra soprattutto nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Per troppo tempo a Nocera Inferiore c’è stata una sorta di libertà d’azione. I gruppi hanno convissuto insieme, qualcosa poi è andato storto. Gli episodi di inizio settembre e degli ultimi giorni sono la conseguenza di questa guerra tra bande, che ha avvicinato Nocera Inferiore alle periferie napoletane. La risposta non si è fatta attendere. due gli arresti messi a segno dai poliziotti agli ordini del vice questore Giuseppina Sessa. Reazioni agli spari di domenica e martedì. Prima il fermo e l’arresto di Diego Landino e poi quello di Mario Sarno. Il trentanovenne e il ventottenne sono noti alle forze dell’ordine. Entrambi sono stati fermati per porto abusivo di arma da fuoco. Uno aveva addosso una pistola giocattolo modificata, perfettamente in grado di offendere e uccidere, l’altro aveva una pistola irregolare. Sarno è stato trovato a casa sua, nel quartiere Piedimonte. Gli esami balistici sulle due armi da fuoco potrebbero fornire importantissime informazioni. Sarà possibile capire se sono state utilizzate negli agguati dell’ultimo mese e mezzo.

Dati importanti, soprattutto rispetto alla sparatoria di martedì nel piazzale di via D’Alessandro, potrebbero fornirli le telecamere installate nella zona tra via Napoli e Cicalesi. Ce ne sarebbero in abbondanza, sia di pubbliche che di private.

©RIPRODUZIONE RISERVATA