Sotto sequestro lo stabilimento dei vip

Sigilli della Finanza ai “Bagni Savoia” di Magazzeno e ad un agriturismo di proprietà di Luciano Toriello e dei suoi familiari

PONTECAGNANO. Spese ed investimenti immobiliari e non ben oltre le possibilità economiche ufficialmente dichiarate: scatta il maxisequestro preventivo per il titolare dello stabilimento balneare dei “vip”, i “Bagni Savoia”.

I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del gip del tribunale. Accolta la richiesta della Dda con il sequestro preventivo di beni per 8 milioni di euro riconducibili a Luciano Toriello, 54 anni, noto imprenditore di Pontecagnano.

Oltre al rinomato stabilimento sul litorale Magazzeno sono stati posti i sigilli a un costruendo agriturismo e ad alcune società. Nel provvedimento del tribunale è finita anche la squadra di calcio Asd Picciola, di cui Toriello fino a pochi mesi fa è stato presidente.

Alla fine degli anni Novanta il nome di Toriello era stato affiancato a quello delle famiglie di camorra bellizzesi, i Pecoraro-Renna. Nel 2000, infatti, Toriello era stato colpito da una misura di prevenzione della sorveglianza speciale di due anni, perché ritenuto vicino al clan egemone nella Piana.

Ciò che ha fatto scattare il provvedimento di sequestro preventivo di ieri sono stati, invece, gli investimenti rilevanti nel settore immobiliare e societario fatti dai suoi familiari negli ultimi quindici anni. I militari della finanza e i magistrati dell’Antimafia, attraverso un’attività investigativa specifica condotta dai finanzieri del Gico, hanno evidenziando un tenore di vita notevolmente superiore ai redditi dichiarati. Secondo gli investigatori, negli anni scorsi, Luciano Toriello e i suoi familiari avrebbero fatto ricorso a prestanome per l’intestazione fittizia di beni allo scopo di evitare provvedimenti di sequestro del patrimonio familiare.

Per questa ragione viene contestato all’imprenditore di Pontecagnano, insieme con i familiari ed altri che hanno concorso nella fattispecie di reato, il trasferimento fraudolento di valori per sottrarsi all’applicazione della normativa antimafia e violazione dell’obbligo di comunicazione delle variazioni patrimoniali alla guardia di finanza.

I finanzieri hanno accertato – come riportato nell’ordinanza – che Toriello ha continuato ad investire somme significative destinate alla ristrutturazione dello stabilimento balneare Bagni Savoia e alla costruzione di un agriturismo.

A insospettire i finanzieri sono state alcune presenze televisive di Toriello in trasmissioni nelle quali pubblicizzava i Bagni Savoia, mostrando i lavori di ammodernamento e ristrutturazione effettuati.

Queste presenze in tv e i movimenti ingenti di denaro hanno acceso il campanello d’allarme, facendo partire i controlli patrimoniali e fiscali da parte delle “Fiamme Gialle”.

Il tribunale, nel dettaglio, ha disposto il sequestro preventivo di sei complessi aziendali, quote societarie riferibili a quattro società, due ditte individuali, l’associazione sportiva dilettantistica Picciola (anche se non più di Toriello), venti tra terreni e fabbricati, tredici veicoli tra cui auto di lusso, un motociclo, nonché degli eventuali saldi positivi rinvenibili sui rapporti finanziari a loro riconducibili.

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