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Sostegno agli inquilini morosi, c’è il bando

SCAFATI. Pubblicato sul sito del Comune l’avviso pubblico per l’erogazione di fondi a favore di persone in debito dei pagamenti dei canoni di locazione. L’ente comunale, sulla base di un decreto del...

SCAFATI. Pubblicato sul sito del Comune l’avviso pubblico per l’erogazione di fondi a favore di persone in debito dei pagamenti dei canoni di locazione. L’ente comunale, sulla base di un decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 marzo 2016, ha indetto una selezione basata principalmente sul reddito e volta a sostenere famiglie o individui in difficoltà, che rischiano di vedere compromesso il diritto alla dimora.

La selezione aperta a Scafati è indirizzata a coloro che abbiano un reddito annuo inferiore ai 35mila euro o un reddito lavorativo annuo inferiore ai 26mila euro. Gli interessati possono presentare domanda tramite raccomandata con avviso di ricevimento entro il 31 dicembre 2016. Sarà considerata condizione fondamentale l’essere destinatari di un’intimazione di sfratto con citazione in giudizio civile. Inoltre chi presenterà domanda dovrà anche essere inquilino da almeno un anno in quell’abitazione.

«Il bando è rivolto a un’ampia categoria di cittadini che per svariati motivi, come la malattia, la cassa integrazione o un recente licenziamento non riescono più a pagare l’affitto e hanno mensilità arretrate», spiega Teresa Formisano del gruppo Pdl. Il bando non opera discriminazioni, vi possono partecipare anche cittadini non italiani con dovuto permesso di soggiorno. «Ogni domanda sarà valutata attentamente e in maniera scrupolosa al fine di verificare la sussistenza di tutti i requisiti», aggiunge la consigliera.

Il Comune valuterà, ai fini dell’accoglimento, anche l’eventuale riduzione del reddito nell’ultimo anno per licenziamento, riduzione dell’orario di lavoro in seguito ad accordi aziendali o sindacali, cassa integrazione, mancato rinnovo dei contratti, malattia, infortuni o decessi, eventuali cessazioni di attività libero-professionali o crisi di attività imprenditoriale, diminuzione della capacità reddituale dovuta a precarietà lavorativa o separazione legale. Il criterio guida sarà sicuramente l’Isee. Altro elemento determinante sarà la presenza nel nucleo familiare di un ultrasettantenne, un minore, un soggetto con invalidità accertata al 74 per cento.

Ilaria Cotarella

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