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Sosta: affido prorogato a Euro servizi

AGROPOLI. Prorogato dal Comune fino al prossimo 6 aprile l’affidamento della gestione delle aree di sosta a pagamento alla cooperativa sociale “Euro servizi”. La cooperativa di Torchiara,...

AGROPOLI. Prorogato dal Comune fino al prossimo 6 aprile l’affidamento della gestione delle aree di sosta a pagamento alla cooperativa sociale “Euro servizi”. La cooperativa di Torchiara, amministrata da Maria Rosaria Renzi, aveva già ottenuto l’affidamento del servizio per il periodo novembre e dicembre 2012 «con regolare procedura di cottimo fiduciario». Per il servizio svolto dalla cooperativa, l’ente cilentano pagherà 18mila euro circa.

La nuova procedura di affidamento, che potrebbe togliere agli ausiliari la possibilità di multare i trasgressori, è stata operata dal comandante dei vigili urbani, Maurizio Crispino, quale responsabile dell’area vigilanza e polizia locale, in attesa che si possa concretizzare la trasformazione di “Agropoli servizi” in Azienda speciale consortile. L’affidamento viene operato, secondo quanto scritto nel provvedimento, per evitare «il possibile ripresentarsi del fenomeno abusivismo in città».

La proroga non è piaciuta al consigliere comunale Pdl, Pasquale Di Luccio, il quale mette in risalto il fatto che «l’amministrazione Alfieri continua a ricorrere all’uso delle cooperative per piazzare al suo interno lavoratori a loro legati politicamente». Ricordiamo che gli ausiliari della sosta furono istituiti nel lontano 2008 e dovevano rimanere in carica 3 anni. I lavoratori, in quel contesto, vennero estratti da una short list. «Alla scadenza – dice Di Luccio – vennero catapultati nella cooperativa Kastrom, che gestiva il servizio per conto della municipalizzata, per poi passare da novembre 2012 alla “Euro servizi”. Il tutto per evitare di svolgere una regolare procedura concorsuale. Non ho nulla contro i lavoratori che prestano servizio oggi, ma quantomeno sarebbe giusto ideare un meccanismo di rotazione che permetterebbe di far lavorare per un po’ anche i numerosi altri disoccupati agropolesi».

Andrea Passaro

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