al “santa maria della speranza” 

Sospetta meningite in ospedale 

Una donna trasferita ad Avellino, profilassi al pronto soccorso

Un caso di sospetta meningite al pronto soccorso. E i medici dispongono il trasferimento immediato della paziente ad Avellino: scatta la profilassi. È accaduto nella tarda mattinata di ieri, al “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia: una donna di 58 anni è stata accompagnata al pronto soccorso. La signora presentava dei sintomi preoccupanti: la rigidità della nuca, la forte cefalea, il senso di nausea, qualche decimo di febbre e altre evidenze che hanno indotto i medici a sospettare che si potesse trattare di encefalite o meningite. E così il personale della struttura, che non dispone d’un reparto di malattie infettive, s’è occupato degli esami di routine, ma non ha voluto rischiare: nessuna diagnosi all’interno del presidio ospedaliero battipagliese, con gli uffici che si sono messi al lavoro per individuare un ricovero alternativo.
Gli uomini della struttura diretta da Mario Minervini si sono messi in contatto con l’azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino, che ha accordato la propria disponibilità: i medici battipagliesi hanno ordinato il trasferimento d’urgenza della cinquantottenne, che dopo un’ora è stata subito condotta in terra irpina. A Battipaglia, però, sono partite comunque le misure di profilassi: il pronto soccorso è rimasto chiuso per quattro ore circa, e i medici e gli infermieri che sono entrati in contatto con la donna sono stati sottoposti a terapia antibiotica, prassi consueta quando si destano simili sospetti. Interventi di santificazione nei locali che hanno accolto la donna. Lo staff del “Santa Maria della Speranza”, dunque, per qualche ora ha dirottato altrove chi ha richiesto accesso al pronto soccorso.
L’ultimo caso di meningite all’ospedale di Battipaglia risale alla fine di luglio: P.D.N., 49 anni, bellizzese colpita da una meningite fulminante di tipo Y, morì pochi giorni dopo al “Cotugno” di Napoli.(c. l.)
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