Sospesi dal Pd i tre dissidenti 

Mercato San Severino: due anni Boccia, uno Cuomo e sei mesi Pisanti

MERCATO SAN SEVERINO. Stangata per i tre “dissidenti” del Partito democratico di Mercato San Severino. La commissione provinciale di garanzia del Pd di Salerno, presieduta da Antonio Pagano, ha deliberato la sospensione dal partito per Giuseppe Pisanti, sei mesi, Gerardo Cuomo, un anno, e Angela Boccia, due anni. Quest’ultima, attualmente, ricopre il ruolo di assessore nella giunta guidata dal sindaco Antonio Somma.
«Innanzitutto – si legge nella delibera della commissione di garanzia - non giustificano, in alcun modo, il loro comportamento durante la campagna elettorale da essi condotta, per loro esplicita ammissione, a favore del candidato sindaco e di liste in contrapposizione con il candidato sindaco e le liste approvate dagli organismi di partito locali: direttivo e assemblea, e condivise dalla segreteria provinciale».
Gli organismi locali del Pd, tra cui il direttivo e l’assemblea, per le recenti amministrative, hanno deliberato di candidare a sindaco l’iscritto al Pd Vincenzo Bennet, di non presentare il simbolo del partito e di presentare tre liste civiche.
I sei mesi di sospensione a Pisanti sono stati comminati perché «ha ammesso – si legge nella delibera - di non aver rispettato quanto deliberato dagli organismi locali e condiviso dalla segreteria provinciale in merito alle elezioni amministrative 2017 e non ha addotto giuste motivazioni a proprio carico». L’anno di sospensione a Cuomo è stato disposto per le stesse motivazioni legate a Pisanti e in più per «aver rilasciato dichiarazioni alla stampa inerenti il procedimento in corso».
In ultimo i due anni di sospensione all’assessore Boccia, sempre per le stesse motivazioni e anche perché in qualità di «componente del direttivo del Circolo ha disatteso alle decisioni del partito, locale e provinciale ed è stata fortemente esposta a favore del candidato sindaco e delle liste contrapposte a quelle indicate dagli organismi di partito durante tutta la campagna elettorale».
Si presume che i tre iscritti presenteranno ricorso.
Mario Rinaldi
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