Sos servizi sociali arrivano tagli per 100mila euro 

Il Comune di Angri verserà meno al Piano di zona per il 2018 Problemi nell’assistenza domiciliare per anziani e disabili

Nel bilancio di previsione per il 2018 si prevedono oltre centomila euro in meno per i servizi sociali. Al piano di zona, stavolta, il Comune di Angri verserà un tesoretto di circa mezzo milione di euro. La cifra stanziata nel 2017, invece, sfiorava i 700mila. Si riducono, quindi, i fondi utili per garantire sul territorio doriano i servizi socio-assistenziali offerti dall’ambito S01-2, di cui il Comune di Angri fa parte insieme a Scafati (ente capofila), Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino. È l’ulteriore sintomo della situazione di ristrettezza economica in cui versa l’ente di via Crocifisso. Non a caso il bilancio approvato lo scorso 14 maggio in Consiglio comunale è stato definito “un bilancio di lacrime e sangue”.
Per il piano di zona però non è detta l’ultima parola. Resta aperta la possibilità di adottare nuovi provvedimenti in sede di assestamento di bilancio, qualora dovessero manifestarsi esigenze particolari nel corso dell’anno, come accaduto ad esempio nel 2017. In più occasioni l’ente di via Crocifisso ha messo mano alle casse comunali per salvare le attività del centro diurno per disabili “G. Orsini”, che ha rischiato di chiudere proprio per inadempienze da parte del piano di zona. Per ora, però, ammonta a 523mila euro la cifra da versare al Fondo unico di Ambito.
La quota dovrebbe garantire i livelli essenziali di assistenza agli utenti e tutta una serie di servizi. È già stata stabilita la partizione della somma. La parte più cospicua – pari a 250mila euro – servirà per provvedere all’assistenza domiciliare di anziani, disabili o persone in particolari condizioni di salute (A.D.A. e A.D.H. e A.D.I.) e per il pagamento dell’U.V.I. (Unità di Valutazione Integrata), strumento utile proprio per la valutazione di situazioni di bisogno socio-sanitario complesso. Per i minori collocati in case famiglie o strutture protette sono previsti 200mila euro, 35mila per gli anziani nella stessa situazione. Stanziati infine 23mila euro per il trasporto sociale e 15mila per gli affidi familiari: 523mila euro totali quindi, da versare al Fondo Unico di Ambito da cui il piano di zona attinge per erogare i servizi.
Una modalità rispetto alla quale l’amministrazione Ferraioli non ha mai nascosto qualche remora. «Siamo sempre stati orientati verso la creazione di una società consortile», ha dichiarato in più occasioni l’assessora alle politiche sociali, Maria D’Aniello. Tra le motivazioni anche la premialità prevista per chi adotta questa modalità. Un discorso che l’assessora ha sempre fatto sapere di voler riaprire appena possibile.
Valentina Comiato
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