Sos ratti a Lungomare, il Comune adotta un piano straordinario

Il sindaco De Luca: "Non abbandonate contenitori di bevande e resti di cibo"

SALERNO. Un piano straordinario contro l’imperversare dei ratti su alberi e viali del Lungomare. Il Comune corre ai ripari, dopo le segnalazioni sul cattivo stato igienico dei giardini e la presenza di grossi topi e sciami di vespe, che da giorni rovinano la passeggiata dei salernitani.Palazzo di Cittá interviene con un progetto di derattizzazione straordinaria, che aggiunge alle esche nelle caditoie altre collocate in dispencer agganciati alle panchine.

«La situazione del Lungomare - si legge in una nota diramata dal Comune - è apparsa purtroppo condizionata da alcuni fenomeni relativi alla elevata frequentazione di questi luoghi con conseguenti, seppure evitabili, carichi di rifiuti, spesso di natura organica (impropriamente abbandonati dai frequentatori della passeggiata cittadina) che rappresentano un formidabile elemento di attrazione per i ratti».

Due anni fa il sindaco ha motivato con le esigenze igieniche la revoca delle autorizzazioni ai ristoranti che collocavano sedie e tavolini sul Lungomare. Il disagio, però, non si è affatto ridotto, anche perché la maggior parte dei resti di cibo è abbandonata da consumatori di prodotti da asporto. Per questo Vincenzo De Luca rivolge ora un appello pubblico «ad una più corretta igiene, in un luogo particolarmente esposto a rischi di invasivitá dei ratti». Intanto si adottano le contromisure, che prevedono la collocazione di postazioni topicide in aggiunta alle derattizzazioni attuate nelle caditoie stradali, dove si evita che possano essere raccolte da bambini e cani.

Nei giorni scorsi il settore "verde pubblico" del Comune, demandato al servizio di derattizzazione, ha completato gli acquisti di appositi dispencer di esche rodonticide e, da una settimana, sta procedendo alla loro collocazione. Alcuni di questi dispencer, assicurati alle panchine, sono stati però oggetto di atti vandalici, e l’Amministrazione ha deciso di modificare l’elemento di ancoraggio, rendendolo più robusto. Il programma di installazione delle cassette ne è stato rallentato, ma si prevede di completare entro pochi giorni l’intero percorso del lungomare Trieste.

«La tecnica utilizzata - precisano dal Comune - se non vengono vandalizzate le stazioni dispencer, è di estrema affidabilitá, in quanto impedisce anche a mani piccolissime di avere accesso alle esche. Analogo discorso vale per gli animali da compagnia, in particolare cani, che non hanno alcuna possibilitá di attingere le esche destinate ai ratti». Per evitare rischi è stata inoltre disposta l’affissione di appositi avvisi per informare i cittadini della presenza delle cassettine con le esche.

(c.d.m.)

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