Sos prostitute, residenti in rivolta

Scafati, la clamorosa protesta a Bagni per cacciare le “lucciole” e i loro clienti

SCAFATI. Sesso a pagamento all’ombra del Santuario dei Bagni. Scatta la protesta dei cittadini, che, la notte scorsa, sono scesi in strada per denunciare il dilagante fenomeno della prostituzione lungo la Statale 18. I residenti della popolosa località alle porte di Scafati hanno presidiato per tutta la notte la strada per scacciare prostitute e clienti.

«Siamo pronti a difendere il nostro quartiere – hanno detto – Viviamo da reclusi in una via diventata a luci rosse». Troppe sono le prostitute per strada a partire dalle 20 di ogni sera. Schiamazzi, spesso risse, e via vai continuo di clienti disturbano la quiete dei cittadini. «Si appartano senza ritengo con i loro clienti anche davanti alle nostre case – sostengono – Siamo stanchi». E ora chiedono più controlli, e l’intervento delle forze dell’ordine: «La situazione è diventata insostenibile anche per la sporcizia che lasciano tutti i giorni davanti alle nostre case». I residenti raccontano di avere il terrore di uscire: «Un quartiere abbandonato e abbiamo paura».

Le “lucciole” stazionano non solo in località Bagni, a Scafati, ma in particolare a Sant’Egidio, Angri, Pagani e lungo il tratto che conduce a Nocera Superiore. La Statale 18 che collega diversi centri dell’Agro continua insomma ad essere luogo prescelto per esercitare il meretricio.

La carenza di forze dell’ordine a causa delle mancate assunzioni è concausa del dilagare della microcriminalità e della prostituzione. Ne è convinto l’assessore alla Sicurezza, Nicola Acanfora: «A Scafati con le esigue forze dell’ordine presenti sul territorio si cerca di fare il massimo, purtroppo gli episodi di microcriminalità possono esserci e sono difficilmente controllabili, miglioreremo la videosorveglianza per cercare di avere un controllo maggiore del territorio».

Luigi Novi

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