l’appello

Sos per il Crocifisso ritrovato «Senza fondi rischia l’eclissi»

La più antica fiera di Salerno, quella che dal 1989 torna ad animare la primavera del centro storico, rischia di soccombere sotto il peso della crisi, per mancanza di sponsor e, soprattutto, per...

La più antica fiera di Salerno, quella che dal 1989 torna ad animare la primavera del centro storico, rischia di soccombere sotto il peso della crisi, per mancanza di sponsor e, soprattutto, per disinteresse delle istituzioni e delle associazioni che fino a qualche anno fa erano parte integrante della sua organizzazione. Questa la triste constatazione del patron della “Fiera del Crocifisso ritrovato”, Peppe Natella, che a un mese esatto dall’inizio della 26esima edizione della manifestazione (che, ci tiene a puntualizzarlo, «si farà comunque, nonostante le tante difficoltà») non può fare a meno di palesare la sua amarezza per come alcuni enti, la Camera di Commercio principalmente, stiano lentamente uccidendo la sua creatura con il loro disinteresse. Anche in questo 2015, infatti, tra i supporter della manifestazione – che negli anni ha richiamato in città centinaia di artisti che per qualche giorno hanno trasformato le principali piazze del centro storico in mercati medievali – per ora compare soltanto il Comune di Salerno, e con un contributo che si prospetta inferiore rispetto alle scorse edizioni. I 30mila euro assicurati fino allo scorso anno non sono stati garantiti. «Con queste cifre il Crocifisso rischia di chiudere i battenti per sempre. E sarebbe una grave perdita per tutta la città – afferma sconsolato Natella – per questo mi appello a tutte quelle associazioni e a tutti gli enti che hanno a cuore la vitalità culturale della città affinché, lavorando insieme, si possa far crescere e migliorare un evento che rientra tra le dieci fiere medievali più famose d’Italia».

Difficoltà a parte, fervono già i preparativi per l’imminente edizione dell’evento che quest'anno avrà come slogan “Vivi il medioevo”. Tre i giorni – 24, 25 e 26 aprile – in cui le piazze del centro storico torneranno ad ospitare le arti e gli antichi mestieri dell’anno Mille. Grazie a un redivivo interessamento della Provincia, nel cartellone degli appuntamenti che la Bottega san Lazzaro sta stilando potrebbero rientrare le passeggiate fino al castello Arechi, con annessa visita alla fortezza longobarda che domina sul golfo di Salerno. Non mancheranno, poi, gli spettacoli e le rievocazioni storiche organizzate dai gruppi che anche quest’anno giungeranno a Salerno anche da altre regioni per prendere parte alla manifestazione. (fi.lo.)

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