la storia

Sorrisi, giochi e doposcuola a casa del boss

In uno stabile confiscato alla camorra il centro per ragazzi grazie all'associazione Quartiere Ogliara

SALERNO. «Una coltivazione di lumache: ecco cosa farei se avessi a disposizione un terreno confiscato alla criminalità organizzata, per dare un’alternativa di lavoro ai detenuti che devono scontare la loro pena in carcere». È solo uno dei numerosi, strani ma ambiziosi sogni nel cassetto di Archimede Fasano, presidente dell’associazione Quartiere Ogliara che dal lontano 1994 porta avanti un discorso di promozione sociale rivolto ai minori e che abbraccia non solo il territorio ogliaresematutte le realtà disagiate della periferia salernitana. Ed è esattamente qui – in via Ogliara 4 – che un anno fa è nato il Centro diurno polifunzionale (ex Casa di Valeria), in quello stabile che un tempo apparteneva alla criminalità organizzata e che oggi il Comune di Salerno ha voluto affidare ad un’associazione che da più di dieci anni è impegnata socialmente sul territorio. L’ambiente si presenta accogliente, pienodi vita e di sorrisi, quelli degli undici bambini che dal lunedì al sabato trascorrono sei ore pomeridiane in un clima di totale armonia, possibile grazie ad uno staff di educatori e operatori dell’infanzia che seguono le loro attività con zelo e scrupolosità, non trascurando imomenti di meritato svago. «Prima il piacere, poi il dovere », sottolinea sorridendo Claudia Pagliuca, responsabile del centro, impegnata ogni pomeriggio nel coordinamento delle varie mansioni. Si comincia alle 12 quando il pullmino dell’associazione inizia il suo giro tra i vari istituti scolastici di elementari e medie dei quartieri di Ogliara, Matierno, Fratte e Mariconda: alle 13 in punto è l’ora del pranzo preparato dalla cuoca Diana, sempre attenta all’alimentazione dei ragazzi: «A volte sono proprio loro a decidere con me cosa mangiare il giorno successivo, è bello che ci sia un dialogo aperto tra operatori e bambini», racconta. Mail dovere incombe e, aperti i libri sui banchi delle colorate stanze, si inizia dalle operazioni di matematica insieme a Francesca, Paola e Giovanna, educatrici del centro, con le quali i piccoli ospiti del centro si dedicheranno subito dopo al laboratorio di informatica nell’aula i cuisono sistemati i quattro pc a loro disposizione. «Abbiamo fatto richiesta al Comune di una stanza in più, al pianterreno dello stesso stabile o all’interno della scuola elementare di Matierno, per poter svolgere il nostro laboratorio di ceramica al momento previsto ogni sabato presso il rione Petrosino in attesa di trovare una sistemazione più vicina ed adeguata», ha raccontato Fasano percorrendo i corridoi della struttura divenuta, ormai daunanno,un vero e proprio centro famiglia che accogliebambini dai 6 ai 16 anni con problemi familiari o provenienti da realtà disagiate. «Da quando siamo presenti su questo territorio – ha continuato Archimede – molte madri ci ringraziano perché nelle ore in cui noi prendiamo in affidamento i figli riescono a trovare un lavoro che consente loro di vivere una vita dignitosa. Non dobbiamo dimenticare infatti che alcuni dei ragazzi, soprattutto i più piccoli, sono figli di detenuti: qui si ritrovano con altri coetanei e riescono a godersi un po’ di meritata spensieratezza ». E continua: «Tra gli ospiti che ricordo con maggiore piacere, un ragazzo di 20 anni che veniva da un contesto familiare davvero difficile: inizialmente si trovò disorientato essendo circondato soltanto da bambini, ma poi, soprattutto grazie all’aiuto di Claudia e delle altre operatrici che lo hanno coinvolto nelle attività ricreative dedicate ai nostri piccoli ospiti, siamo riusciti a trovargli una giusta dimensione ed è stato bello vedere in che modo la sua vita ha preso una piega diversa». A segnalare gli adolescenti e i bambini da accogliere è l’assistente sociale del Comune di Salerno e quella che negli anni si è costituita è una realtà sociale in piena attività persino durante l’estate, periodo in cui si organizza il campo estivo. Non mancano, poi, le gite fuori porta, come, tra le ultime, quella organizzata in Costiera amalfitana. «Alcuni ragazzi non avevano mai viaggiato in mare – ha raccontato con un sorriso la responsabile del centro – è stato difficile contenere il loro entusiasmo sul traghetto che ci conduceva ad Amalfi dove si sono divertiti tutti tanto». Lo sguardo felice di Archimede mentre ci racconta le giornate trascorse in compagnia degli undici ragazzi rivela già i prossimi traguardi prefissati, proprio a partire dal progetto da poco presentato al Comune per la realizzazione di un’altra aula studio e di un orto sociale all’interno dello spazioso giardino, entrambi situati al pianterreno dello stabile. Si attende soltanto l’approvazione da parte dell’Amministrazione circa la richiesta di inserimento di altri 10 bambini grazie alla quale Archimede e il suo staff tutto al femminile potranno presto accogliere le richieste di tante famiglie di Ogliara e dintorni.