Sorpreso in casa con un kalashnikov Arrestato 22enne 

Federico Galasso possedeva l’arma da guerra e 18 cartucce Raffica di perquisizioni in centro e caccia ai complici

Un kalashnikov completo di munizioni e pronto a sparare. Un’arma da guerra, che i poliziotti della Squadra Mobile hanno trovato nell’appartamento di un 22enne e su cui adesso s’indaga per capire chi l’abbia fornita e per cosa dovesse essere utilizzata. Federico Galasso, il giovane che la deteneva nella sua abitazione nel centro della città, non ha un curriculum criminale che secondo gli inquirenti può spiegare, da solo, il possesso di un’arma così potente, completa di caricatore con all’interno diciotto cartucce calibro 7,62x39.
Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una vasta operazione che il personale della Mobile, coordinato dal vice questore Lorena Cicciotti, ha messo in atto nella serata di martedì in tutto il territorio cittadino e in particolare nelle zone del centro storico e del centro. Un’attivita mirata, predisposta dal questore Pasquale Errico per contrastare in particolare la detenzione illegale di armi e il possesso e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Numerose sono state le perquisizioni a carico di persone che gravitano nel panorama delinquenziale del centro, ed è stato durante uno di questi controlli domiciliari che i poliziotti hanno trovato il kalashnikov con il caricatore e le munizioni. Federico Galasso è stato arrestato in flagrante per il reato di illecita detenzione di arma e munizionamento da guerra, d’intesa con il sostituto procuratore di turno, Katia Cardillo.
Galasso non è un volto nuovo per le forze dell’ordine. Ad aprile era già stato arrestato, sempre dalla Mobile, perché trovato in possesso di circa dieci grammi di cocaina nell’abitazione dell’ex boss Ciro Persico, tornato in libertà lo scorso anno e padre di Vincenzo, ucciso nel gennaio del 2014 a Montecorvino Rovella in un agguato legato allo spaccio di stupefacenti. L’arresto di Galasso ad aprile lascia pensare che possa essere coinvolto anche lui nel giro della droga, ma non è abbastanza per spiegare il possesso dell’arma da guerra. Le indagini chiariranno se servisse per qualche colpo importante o se qualcuno gliene aveva affidato la custodia. (re.cro.)
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