Soppresso il tribunale di Sala Consilina

Il governo approva il decreto. Furibondo il sindaco Ferrari: «Ingiustizia è fatta, per salvare l’Italia uccidono gli italiani»

SALA CONSILINA. Ora è ufficiale. Il tribunale di Sala Consilina è stato soppresso. La conferma è arrivata nel primo pomeriggio di ieri al termine del consiglio dei ministri che ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. «Il governo - si legge nel comunicato sul sito del ministero della giustizia - tenuto conto dei pareri delle commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del provvedimento».

L’esecutivo tranne qualche piccola modifica che ha portato alla salvezza di sei tribunali (Caltagirone, Sciacca, Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Cassino) non ha tenuto conto dei rilievi mossi dalle commissioni parlamentari e di fatto ha approvato quella che era inizialmente la bozza redatta dalla commissione “Birritteri”. In provincia di Salerno, oltre a Sala che perde ovviamente anche la sezione distaccata di Sapri, salta anche Eboli, sezione distaccata del tribunale di Salerno. Il tribunale salese a questo punto sarà accorpato a quello di Lagonegro, a circa 30 chilometri da Sala.

Durissima la reazione da parte del sindaco Gaetano Ferrari. «Ingiustizia è stata fatta - ha dichiarato - questa è la prova che questo governo non ha il minimo rispetto di niente e nessuno. Le commissioni parlamentari hanno perso solo tempo. Il ministro Severino e i suoi colleghi pur di fare cassa risparmiando pochi spiccioli hanno dato una mazzata al nostro territorio. Questo governo per salvare l’Italia sta massacrando gli italiani. Noi percorreremo tutte le strade per evitare che questo decreto scellerato possa essere attuato. Faremo ricorso al Tar, proseguiremo con la raccolta firme per la proposta di legge abrogativa e daremo vita ad altre manifestazioni di protesta». Tonitruante l’attacco di Gaetano Romanelli, presidente dell’ordine dei commercialisti di Sala Consilina: «La cecità del consiglio giudiziario di Salerno – ha dichiarato - e l’attacco a Sala del presidente dell’ordine forense di Salerno, hanno condotto a questo. Gli stessi parlamentari salernitani nella loro fame di potere hanno abbandonato la zona di Sala Consilina e hanno concentrato i propri sforzi sulla sezione distaccata di Eboli, che infatti è stata soppressa. Siamo una zona priva di rappresentanza politica. Chiedo ai politici locali di valutare seriamente l’ipotesi di chiedere l’aggregazione del Vallo di Diano alla Basilicata».

E a proposito di parlamentari salernitani, il senatore Alfonso Andria e l’onorevole Tino Iannuzzi hanno diffuso una nota. «Il decreto non è assolutamente condivisibile. Da mesi abbiamo sostenuto, in confronti pubblici e nelle sedi istituzionali, in costante raccordo con i sindaci e gli amministratori locali, motivate ragioni per mantenere il tribunale di Sala Consilina, non per la sterile difesa di interessi localistici, ma per garantire funzionalità al servizio giustizia. È sbagliato per mille ragioni accorpare Sala a Lagonegro, tra le altre perché non si aggrega un tribunale più grande a quello più piccolo, per giunta di due province diverse in due regioni diverse, in due differenti distretti di Corte d’Appello. Appariva ragionevole che Cava e San Severino venissero accorpati a Salerno e non a Nocera Inferiore, ipotesi che si è rivelata non percorribile per la soppressione della sezione di Eboli. Così non va bene! Ne soffre il servizio giustizia, ne soffriranno i cittadini».

Erminio Cioffi

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