la manifestazione degli ambulanti
«Sono fratelli, siano ragionevoli»
Loffredo: «Nessuna possibilità di farli tornare nel sottopiazza»
«Consideriamo gli esponenti della comunità del Senegal e di quella del Bangladesh nostri fratelli. Ma le trattative prevedono una mediazione. Se loro continueranno a rivendicare solo l’uso del sottopiazza della Concordia per esporre le loro mercanzie, non ci potrà essere dialogo. Confidiamo invece in una maggiore elasticità». L’assessore comunale alle Attività produttive Dario Loffredo commenta così il presidio di dieci ore che stanno organizzando per lunedì, sotto i portici di Palazzo di Città, i venditori ambulanti “sfrattati” dal centro. Per loro era stata individuata un’area sul lungomare Marconi, dotata di gazebo forniti dalla Fondazione Carisal, oltre che di un parcheggio e di servizi igienici, con un bonus per l’incentivazione al trasferimento, che prevedeva la possibilità di non pagare la Tosap per i primi sei mesi.
«Con il vecchio presidente della comunità senegalese l’accordo era stato raggiunto - precisa l’assessore - Ora invece, non vogliono sentire ragioni». Il sottopiazza resta off limits: «Salerno è strozzata dall’assenza dei parcheggi e quei 200 posti auto sono fondamentali. Inoltre non ci sono condizioni di sicurezza per un mercato», ribadisce Loffredo che ricorda come, grazie alla mediazione della Cgil, scesa in campo con gli ambulanti nella manifestazione dell’8 maggio, fu individuata un’area in via tenente Calò, dove «il Comune era disposto a chiudere una strada e a perdere una trentina di posti auto per venire incontro alle loro esigenze». Ma i venditori non ne hanno voluto sapere e lunedì scenderanno in campo per presidiare, dalle 10 alle 20, i portici del Comune, rivendicando un incontro con sindaco, prefetto e presidente della Regione. «Per noi sono persone di famiglia, sono al nostro fianco da anni, ma li invitiamo alla ragionevolezza: si tratta di un trasferimento transitorio, in vista del bando per i mercatali a cui potranno partecipare tutti».(b.c.)
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«Con il vecchio presidente della comunità senegalese l’accordo era stato raggiunto - precisa l’assessore - Ora invece, non vogliono sentire ragioni». Il sottopiazza resta off limits: «Salerno è strozzata dall’assenza dei parcheggi e quei 200 posti auto sono fondamentali. Inoltre non ci sono condizioni di sicurezza per un mercato», ribadisce Loffredo che ricorda come, grazie alla mediazione della Cgil, scesa in campo con gli ambulanti nella manifestazione dell’8 maggio, fu individuata un’area in via tenente Calò, dove «il Comune era disposto a chiudere una strada e a perdere una trentina di posti auto per venire incontro alle loro esigenze». Ma i venditori non ne hanno voluto sapere e lunedì scenderanno in campo per presidiare, dalle 10 alle 20, i portici del Comune, rivendicando un incontro con sindaco, prefetto e presidente della Regione. «Per noi sono persone di famiglia, sono al nostro fianco da anni, ma li invitiamo alla ragionevolezza: si tratta di un trasferimento transitorio, in vista del bando per i mercatali a cui potranno partecipare tutti».(b.c.)
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