«Sono come dottor Jekyll e mister Hyde»

L’interrogatorio di Nobile Izzo, arrestato per l’omicidio delle due prostitute di Nocera Superiore

Dr. Jekyll e Mr. Hyde: si paragona al celebre personaggio del romanzo di Stevenson, Nobile Izzo, l’uomo accusato di avere ucciso le due prostitute nocerine, Santina Rizzo e Maria Ambra. «Mi rendo perfettamente conto che è strana la mia presenza sul luogo dei due omicidi», dice il tappezziere cinquantaduenne di Nocera Inferiore, spiegando la strana teoria per cui non è certo di essere l’assassino. Lo fa nel lungo interrogatorio, reso dinanzi al sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti, il 18 maggio scorso, alla presenza dei carabinieri, che lo hanno prelevato dal suo domicilio per interrogarlo sui delitti commessi nel 2010 e nel 2014.

Snocciola, poi, la teoria che ha maturato dopo il primo e il secondo omicidio: «Sono un appassionato di cinema, ho visto recentemente un film in cui si parlava di “sdoppiamento della personalità”, cioè una persona che aveva fatto vari omicidi e non se ne ricordava nel modo più assoluto». Izzo spiega agli inquirenti il motivo per cui non si ricorda di aver ucciso le due donne, o meglio di essersi addormentato ed essersi trovato accanto a due cadaveri, facendo un paragone con il film che aveva visto: «Si trattava di una persona normale che dopo aver compiuto gli omicidi ritornava ad essere buona, una sorta di Dr Jekyll e Mr. Hyde che commetteva una serie di azioni delittuose senza esserne consapevole e che immediatamente dopo ritornava ad essere buona rimuovendole del tutto dalla propria mente».

La versione dell’inconsapevolezza o della presenza di un secondo uomo, autore dei due delitti, per il Gip Paolo Valiante è inverosimile e lo spiega nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Izzo. «È del tutto inverosimile l’ipotesi che Izzo sia estraneo agli omicidi - scrive il giudice - e che terzi in sua presenza (sia pure mentre dormiva) si siano arrischiati ad uccidere le due donne con modalità di violenza e ferocia tali che di certo lo avrebbero svegliato, se non altro perché, avendo utilizzato l’omicida violenza brutale che non hanno causato la morte immediata, le vittime avranno opposto una qualche resistenza e soprattutto avranno gridato e sofferto».

Per il giudice quindi l’unica ricostruzione possibile è che sia stato Izzo ad uccidere le due donne dopo aver compiuto atti sessuali. La ricostruzione dei due delitti, la strana versione offerta dal tappezziere nocerino, ha indotto il gip a ritenere - aldilà dell’accertamento di patologie psichiatriche - che l’indagato per i due omicidi non riesca a contenere istinti omicidi o quanto meno imprevedibili e violente che potrebbero riesplodere nella vita quotidiana.

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