Sonde non sterilizzate Ferma l’endoscopia 

Una settimana di disagi all’“Umberto I” per il guasto all’apparecchio di lavaggio Circa cento esami clinici fra gastroscopie e colonscopie sono stati rinviati

Una settimana di disagi con circa un centinaio di esami saltati, solo tra quelli programmati. Sarebbero queste le conseguenze del guasto dell’apparecchio che lava e sterilizza le sonde utilizzate per l’endoscopia all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Il servizio di gastroscopia e colonscopia è effettuato dalle équipe mediche e paramediche del reparto di gastroenterologia. Si tratta dell’unica struttura dell’Agro nocerino sarnese che effettua questo tipo di esami. Insomma, deve smistare un flusso incredibile di pazienti che arrivano per urgenze o sono in lista d’attesa per controlli programmati. Molti sono anche coloro che scelgono i professionisti di viale San Francesco in seguito ad esiti positivi dello screening per il tumore al colon retto.
C’è un bel da fare. La scorsa settimana è stata però di stop forzato. I lava endoscopi si sono bloccati ed è stato impossibile utilizzare le sonde. Il campanello d’allarme è suonato a ridosso dell’Epifania. In quei giorni tutte le urgenze arrivate al pronto soccorso dell’“Umberto I” sono state deviate verso altre strutture campane, in particolare su Salerno. Con la ripresa delle attività ambulatoriali è stato necessario rinviare anche coloro che avevano fissato da tempo una gastroscopia o una colonscopia, causando disagi e ulteriori attese.
La direzione sanitaria si è immediatamente attivata per limitare i disagi, ma ha dovuto fare i conti con i necessari tempi tecnici. C’è voluta una settimana per sistemare le apparecchiature. Ieri è stato riparato il guasto. Ora bisognerà smaltire i ritardi accumulati. Non un gioco da poco. Ogni mattina, infatti, la corsia al piano terra è sempre gremita di persone in attesa; la scorsa settimana è stata stranamente deserta. Numerosi i reclami avanzati dagli utenti e le ripercussioni sulle urgenze gastroenterologiche arrivate al pronto soccorso e gestite dai medici della medicina d’urgenza. i camici bianchi della gastroenterologia nocerina devono fare i conti con apparecchiature per il lavaggio e la sterilizzazione in alcuni casi datate e, dunque, a rischio guasti. A più riprese ne è stato chiesto l’ammodernamento.
Il reparto deve fare i conti anche con il nuovo piano sanitario regionale, che indica l’“Umberto I” DEA di primo livello. Classificazione che nemmeno prevede la presenza di un reparto di gastroenterologi, per questo motivo nelle scorse settimane si è chiesto a gran voce una revisione del Piano che la Regione ha presentato al governo centrale.
Salvatore D’Angelo
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