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“Soldi per un bel matrimonio” Da qui le truffe dei promotori

SCAFATI. Che si fa per sposare la “figlia femmina”. Di tutto. L’importante che la cerimonia sia sfarzosa e con cantanti. E se non ci sono i soldi ci pensano gli amici e i loro amici in banca e con un...

SCAFATI. Che si fa per sposare la “figlia femmina”. Di tutto. L’importante che la cerimonia sia sfarzosa e con cantanti. E se non ci sono i soldi ci pensano gli amici e i loro amici in banca e con un piccolo imbroglio si ottiene tutto. Questo il ragionamento tipo dei clienti, la maggior parte di Scafati, dei due intermediari finanziari finiti agli arresti domiciliari grazie alle indagini della guardia di finanza della compagnia di Scafati.
Le indagini degli uomini del capitano Nunzio Napolitano hanno riguardato i due intermediari originari uno di Boscoreale e uno di Torino ma operanti con un ufficio a Torre del Greco, il quarantasettenne torinese Francesco Bonafide e il trentanovenne boschese Vincenzo Matrone nell’ambito di un’indagine su ipotesi di truffa, riciclaggio, sostituzione di persona, svolgimento abusivo di attività di mediazione creditizia e di indebito utilizzo di carte di credito o altri strumenti di pagamento. Indagati due dipendenti scafatesi del Banco di Napoli di Scafati.
E tra i clienti c’era anche chi aveva bisogno di soldi per casa. Una costante, non avevano i requisiti e quindi in soccorso arrivavano i due consulenti torresi. I due avrebbero formato la falsa documentazione necessaria alla concessione dei prestiti, come buste paga e carte d’identità fasulle e avrebbero simulato pure la vendita di case dal marito, richiedente il mutuo, alla moglie. I due arrestati avrebbero messo in contatto i clienti con i due dipendenti del banco di Napoli di Scafati. E il cerchio si chiude. Padre e madre della sposa avevano i soldi per il matrimonio della figlia, semmai per pagare il cantante neomelodico di turno, o per rinnovare casa. I due intermediari prendevano una buona percentuale che avrebbero investito n operazioni di trading on line. Le indagini continuano per stabilire se vi siano altri casi del genere in altri istituti di credito.
Salvatore De Napoli
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